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SETTORE IN CRISI DA LOKCDOWN
TRANA
27 Maggio 2013 - 23:08
A vederlo di persona, il Giardino Botanico Rea che la Regione vorrebbe chiudere perché carente dal punto di vista della sicurezza, non pare messo poi così male. Il museo floreale avrebbe dovuto essere chiuso dal 16 maggio scorso, ma quella del Rea non è una raccolta che si può depositare in un magazzino ad aspettare che qualche ente o istituzione se ne prenda cura. Inoltre, tra Regione e Comunità montana è in corso un braccio di ferro burocratico sulla gestione della struttura. Così, di fatto, le attività nel vivaio non sono mai cessate, anche perché avrebbe voluto dire far morire in pochi giorni molte delle 2500 varietà vegetali accolte dagli oltre 10mila metri quadrati del Giardino. La responsabile scientifica Liliana Quaranta, che accudisce le piante assieme ad altre due persone, ha continuato il suo lavoro per impedire la perdita di preziosi esemplari, mentre la Comunità montana non ha dato seguito all’intimazione della Regione di interrompere le visite del pubblico. Domenica 19 maggio i visitatori accolti sono stati una settantina, più o meno i soliti di sempre. A rimetterci per il momento sono state solo le 16 classi delle scuole della provincia che avevano già prenotato altrettante visite, annullate.
su Luna Nuova di martedì 28 maggio
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