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SETTORE IN CRISI DA LOKCDOWN
AVIGLIANA
08 Luglio 2013 - 23:26
Salgono l’Imu sulla seconda casa e l’addizionale Irpef per compensare i tagli ai trasferimenti dello Stato, che sul 2013 ammontano a ben 600mila euro. Non potendo toccare la prima casa, congelata dal governo Letta in attesa di deciderne le sorti, erano solo due le leve fiscali su cui la giunta Patrizio poteva operare: la seconda casa, appunto, che passerà dall’8,1 stabilito l’anno scorso al 9,6 per mille, e l’addizionale Irpef, che aumenterà dallo 0,4 allo 0,6 per cento, ma il balzello toccherà soltanto una parte degli aviglianesi. Parallelamente l’amministrazione ha infatti deciso di alzare la fascia di esenzione da 7mila 500 euro a 15mila euro: i contribuenti con un reddito annuo inferiore alla nuova soglia saranno dunque totalmente esenti dal pagamento dell’addizionale comunale. Sempre in campo tributario, aumenterà dal 7,6 all’8,1 per mille l’aliquota Imu per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai figli e ai parenti di primo grado. Per la giunta dei laghi, l’amara ricetta messa in pratica era l’unica possibile per mantenere il livello sin qui garantito nei servizi erogati alla cittadinanza. È questa, infatti, una delle linee-guida seguite nella stesura del bilancio di previsione 2013, approvato giovedì sera in consiglio comunale con il voto contrario delle due minoranze.
su Luna Nuova di martedì 9 luglio
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