BUSSOLENO
18 Luglio 2013 - 23:26
A parlare per lei erano rimaste soltanto la sua bicicletta e le sue ciabatte. Un’immagine che ha subito evocato brutti presentimenti nella donna che, per prima, ha notato quei segni adagiati sul bordo del canale che un tempo alimentava lo storico cotonificio. Un presentimento che si è rivelato tragicamente veritiero: quella bicicletta e quelle ciabattine erano di Iman Sakhri, la ragazzina di 10 anni che mercoledì sera, poco dopo le 18, è morta annegata nel canale della Nie che scorre tra il centro commerciale “Le rondini” e la Dora. Il suo corpicino era rimasto intrappolato nelle griglie del canale che bloccano i detriti trascinati dalla corrente. Al momento nessuno è in grado di spiegare come sia potuta succedere una simile tragedia. L’unica testimonianza che i carabinieri hanno potuto raccogliere è quella di una donna che abita nella vicina via Martiri dei Lager e che, poco prima del dramma, aveva notato passare Iman in sella alla sua bicicletta. I carabinieri, in ogni caso, hanno pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un evento accidentale. Un’ipotesi è che Iman avesse voluto bagnarsi i piedi e che poi, all’improvviso, sia scivolata in acqua. Quell’acqua dalla quale non è più riuscita ad uscire.
su Luna Nuova di venerdì 19 luglio
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