Caprie: donna cade nell'Orrido, ricoverata in codice rosso
SOCCORSO ALPINO
SUSA
22 Luglio 2013 - 23:46
Una nuvola di palloncini colorati è salita nel cielo sereno di Susa, sabato pomeriggio. Ad ognuno di essi era legato un messaggio. «Cicogna, fai nascere il mio fratellino a Susa» ha scritto un bambino. In queste poche parole il significato della manifestazione organizzata dal comitato mamme “Noi che abbiamo partorito a Susa” per ribadire, nonostante le nuove naubi scure che nelle scorse settimane si sono addensate all’orizzonte, la volontà del territorio di combattere per mantenere aperto uno dei reparti eccellenza dell’ospedale segusino, che non farà più grandi numeri, non raggiungendo i 500 parti annuali come previsto dalla Regione, ma che assicura professionalità ed umanità e, soprattutto, un intervento rapido senza che le partorienti di un territorio vasto come quello valsusino debbano recarsi a Rivoli o Torino per mettere alla luce i propri figli. La manifestazione segusina, ospitata dai giardinetti tra corso Inghilterra e piazza delle Repubblica, ha visto la presenza anche di molti amministratori valsusini in fascia tricolore, palesando quella trasversalità del movimento a difesa del punto nascite che potrebbe essere decisiva per il suo mantenimento.
su Luna Nuova di martedì 23 luglio
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