NOVALESA
07 Ottobre 2013 - 23:07
Alla fine le bombe a mano, nascoste dai tempi della Seconda guerra mondiale nell’intercapedine del muro di una baita della borgata Cugnet, sulla montagna di Novalesa, non erano soltanto due ma ben quattro. E lì vicino, tra il tetto in lose ed il muro in pietra di un’altra baita, gli artificieri del 32° Reggimento genio guastatori della Taurinense hanno anche rinvenuto alcuni caricatori di Fal con 86 proiettili calibri 7,62. L’operazione di bonifica degli ordigni segnalati nelle settimane passate da un anziano al sindaco di Novalesa Ezio Rivetti è avvenuta venerdì mattina. Un grande botto ha scosso la nebbia che copriva la montagna, arrivando fino a valle. Novalesa forse si è risvegliata di soprassalto, ripensando all’immane tragedia che gli era piovuta addosso poco più di sei mesi prima, ma per fortuna questa volta si è trattato di uno scoppio liberatorio.
su Luna Nuova di martedì 8 ottobre
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