Caprie: donna cade nell'Orrido, ricoverata in codice rosso
SOCCORSO ALPINO
POLITICA
17 Ottobre 2013 - 21:59
Non è ancora decollata, ma già rischia di perdere per strada i primi pezzi la costituenda Unione montana dei comuni della bassa valle di Susa. Se non cambieranno le carte in tavola, cinque comuni sono già pronti alla fronda: Susa, Borgone, Sant’Antonino, Condove e Rubiana, ovvero gli unici quattro amministrati dal centrodestra più Sant’Antonino, che pur essendo guidato dal centrosinistra ha sempre mantenuto una posizione autonoma e quasi sempre critica nei confronti della maggioranza Pd-No Tav che dal 2010 governa la Comunità montana, specialmente sulla questione Tav. Motivo del contendere è la bozza di statuto della futura Unione, partorita in questi mesi da un gruppo di lavoro composto dai primi cittadini di tutti gli schieramenti: mercoledì 23 ottobre alle 17, a Villa Ferro, l’assemblea dei sindaci sarà chiamata a votare il documento che poi dovrà passare in tutti i consigli comunali dei 23 comuni della bassa valle per dare l’imprimatur definitivo alla nascita dell’Unione. Nel mirino i costi del nuovo ente e la sua rappresentatività politica anche rispetto alle grandi questioni.
su Luna Nuova di venerdì 18 ottobre
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