AVIGLIANA
02 Dicembre 2013 - 23:10
Dalla scorsa estate a Drubiaglio è in funzione una centrale elettrica a biogas, e a dispetto di altre realtà dove i pregiudizi hanno attizzato i timori dei vicini di casa, qui la vita scorre come sempre, senza paure e senza lamentele. L’attività infatti si svolge con ritmi e incombenze che non sono poi molto diverse da quelle della normale coltivazione dei campi. La paura più grande, dove questo tipo di impianti ha subito delle contestazioni, è l’odore: la centrale infatti per funzionare necessita di grandi quantità di materia organica e letame. L’odore però si sente solo quando si è a pochi passi, ed anche in estate la puzza è la stessa che si sentirebbe se la superficie occupata dall’impianto venisse concimata per la coltivazione. E poiché la frazione è da sempre un’area agricola, per i vicini non deve essere cambiato nulla. Il cuore del sistema è un generatore della General Electric costituito da un motore termico da 20 cilindri, 60mila di cilindrata e 1500 cavalli, collegato ad un alternatore in grado di generare 1 MW di potenza elettrica. Il motore viene alimentato dai gas prodotti dalla fermentazione di una miscela di trinciato di mais (della pianta intera), letame e liquami.
su Luna Nuova di martedì 3 dicembre
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