S.ANTONINO
17 Febbraio 2014 - 23:33
Non c’è niente di più sicuro che un semaforo, viene da pensare, ma è chiaro che se non viene rispettato qualsiasi incrocio diventa il più pericoloso del mondo. Quale esempio più calzante dell’intersezione tra via Roma e la statale 25, nei pressi della stazione ferroviaria di S.Antonino, proprio lì dove poco più di un mese fa hanno drammaticamente perso la vita Giuseppe Curallo e la moglie Enea Cavallaro, travolti da un tir che, a quanto pare, ha attraversato l’incrocio col semaforo rosso. Ora, anche sull’onda emotiva di un incidente che per la sua dinamica ha sconvolto una valle intera, alcuni cittadini di Sant’Antonino hanno deciso di lanciare una petizione per chiedere, si legge nel testo, «che vengano presi provvedimenti per migliorare la sicurezza del suddetto incrocio, vista l’ultima tragedia che è avvenuta nel mese di gennaio». La raccolta firme è disponibile in diverse attività commerciali del paese. I promotori sono Cristina Ungolo e Giuseppe Pasqualino, residenti in viale IV Novembre nello stesso palazzo dove abitano i genitori di Giuseppe Curallo. Ma le soluzioni non paiono di facile attuazione.
su Luna Nuova di martedì 18 febbraio 2014
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