LAVORO
29 Maggio 2014 - 23:53
Fumata bianca per i lavoratori della Schreder, su cui dal 22 aprile scorso pendeva la spada di Damocle di un possibile licenziamento. Lunedì 26 maggio, all’Unione industriale, azienda e sindacati hanno firmato l’accordo che scongiura l’avvio di una procedura di mobilità “nuda e cruda” che, di fatto, avrebbe lasciato a casa 26 dei 44 dipendenti tuttora in servizio alla Schreder, azienda leader a livello mondiale nel settore dell’illuminazione per esterni. I 26 lavoratori toccati potranno scegliere tra due anni di cassa integrazione straordinaria, a cui seguirà la mobilità, oppure una mobilità immediata per chi dovesse trovare nuove soluzioni «con degli incentivi all’esodo economicamente validi - afferma Nicola Morabito, il funzionario della Fiom-Cgil che ha seguito da vicino la vertenza - sul testo dell’accordo, approvato da tutti i lavoratori prima della firma di lunedì, siamo anche riusciti a far prendere all’azienda un impegno scritto affinché lo stabilimento rimanga a Caselette e si cerchino le strade per favorire uno sviluppo nel settore ricerca e commerciale».
su Luna Nuova di venerdì 30 maggio 2014
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