AVIGLIANA
09 Ottobre 2014 - 23:15
Una giornata di sciopero davanti ai cancelli della Azimut-Benetti, per protestare contro le ultime decisioni prese dalla dirigenza. Martedì praticamente tutta la forza lavoro dell’impresa ha incrociato le braccia, tranne due soli dipendenti, con incarichi direttivi, arrivati in fabbrica prima che iniziassero i picchettaggi. «Hanno avviato la procedura di licenziamento per 49 dipendenti che si occupano di attività di servizio alla produzione - spiega Tommaso De Chirico, rsu dell’azienda - La crisi è oggettiva, c’è. Rispetto a cinque anni fa la produzione è calata del 50 per cento, così come i lavoratori, ma una procedura unilaterale come quella di oggi non si è mai vista prima qui. Quando ci sono stati problemi, quando l’azienda ha avuto bisogno di riorganizzare la forza lavoro, si è sempre discusso e si è sempre trovata una soluzione - prosegue il sindacalista - Questa volta invece non c’è alcuna volontà di trattare. Sarà forse perché l’attuale ad, lavorando per tanti anni con Marchionne, ne ha mutuato lo “stile”». Il prossimo passo sarà l’assemblea di martedì 14 ottobre, nel corso della quale verranno decise le mosse successive. Prevedibili nuove manifestazioni, scioperi e picchettaggi.
su Luna Nuova di venerdì 10 ottobre 2014
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