SUSA
29 Gennaio 2015 - 22:46
Dopo le manifestazioni popolari delle scorse settimane e le nette prese di posizione dei sindaci della bassa valle, confluite nel ricorso al Tar contro la delibera regionale di riassetto della sanità piemontese, anche i sindacati sono scesi sul piede di guerra. Martedì mattina Cgil, Cisl e Uil dell’Asl To3, che nei giorni precedenti avevano dichiarato lo stato di agitazione, hanno montato un presidio in corso Inghilterra, all’ingresso dell’ospedale segusino. «La giunta di centrodestra aveva presentato un piano di “riordino” che recava come slogan il taglio dei posti letto ospedalieri a vantaggio del potenziamento dei servizi territoriali: il malato sarebbe stato curato vicino al proprio domicilio - si legge nel volantino distribuito ai fruitori dell’ospedale ed ai molti valsusini confluiti a Susa per il mercato settimanale - L’Asl To3 ha dovuto pagare, ed ha pagato, un conto salato in quanto ha riconvertito o dovrà “riconvertire” strutture come Avigliana, Torre Pellice, Pomaretto, Venaria e Giaveno. Oggi la giunta Chiamparino va a depotenziare anche Susa, con la chiusura di numerosi posti letto e chissà cosa avverrà nel 2016».
su Luna Nuova di venerdì 30 gennaio 2015
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