SANITÀ
16 Marzo 2015 - 23:16
«Ovviamente non condividiamo la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Susa poiché rappresenta un’ulteriore riduzione dei servizi nelle valli, ma essendo indispensabile garantire la funzionalità dei presidi ospedalieri di Susa e Avigliana per l’intero territorio, riteniamo comunque positivo il risultato raggiunto con i dirigenti dell’Asl To3 e la Regione Piemonte». Con queste parole, i sindaci dell’Unione montana Valle Susa mettono ufficialmente fine al braccio di ferro con l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta sulla riforma delle rete ospedaliera e dei servizi sanitari. Un braccio di ferro andato avanti per settimane, non senza momenti di tensione, e conclusosi nei giorni scorsi con la stesura di un protocollo d’intesa che ha gettato le basi per il ritiro del ricorso al Tar da parte dell’Unione. Il protocollo, presentato ieri alla giunta regionale, rappresenta il classico “compromesso” tra le rispettive esigenze. L'accordo, però, fa già storcere il naso al Movimento 5 Stelle e ad alcuni amministratori vicini al movimento No Tav.
su Luna Nuova di martedì 17 marzo 2015
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