Mario Maurino, l’uomo che sa scalare anche la menomazione
MONTAGNA E VITA
21 Luglio 2015 - 00:00
Che cosa penserebbe l’architetto Filippo Juvarra se tornasse a Rivoli dove nel 1718 progettò il Castello, residenza sabauda, Museo d’arte moderna e contemporanea, decretato patrimonio dell’umanità dall’Unesco? Se lo chiede Rinaldo Bellato indignato per l’assenza di un “piano del colore e del decoro urbano” in centro storico. «Se è vero, come scriveva Benedetto Croce, che il paesaggio è il volto della Patria, l’Italia non é messa bene - dice - ma può essere salvata dal buon senso». E chiama in causa il Fai, Fondo ambiente Italia, che dal 1975 chiede di vigilare perchè non avvengano scempi sul patrimonio edilizio. Il piano del colore è uno degli strumenti preposti al recupero nell’armonia dei colori e dei materiali da utilizzare in una città storica di valenza turistica. E fu proprio Torino la prima città italiana che nel 1978 adottò il piano del colore, curato da Giovanni Brino che ha fatto della città sabauda una delle più belle da visitare.
Su Luna Nuova di martedì 21 luglio 2015
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova