PIOSSASCO
23 Luglio 2015 - 22:43
Non ha digerito l’abbattimento della villetta abusiva che aveva costruito cinque anni fa su un terreno agricolo in via Nino Costa a Piossasco. Ma la sua reazione è stata a dir poco inconsulta.
Le ruspe sono arrivate martedì scorso di buon mattino al civico 35/1 e hanno iniziato a demolire l’edificio dopo che la famiglia rom composta da marito, moglie e quattro figli, si era allontanata portando fuori mobili e masserizie varie. Ma Ljubisa Dragutinovic, 46 anni, nomade di origini macedoni, dopo aver insultato il sindaco Roberta Avola Faraci e i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti, si era allontanato annunciando propositi bellicosi.
Poco dopo le 14, in preda ai fumi dell’alcol, Dragutinovic ha bloccato l’auto di un postino che transitava in via Torino all’altezza del civico 15 e lo ha trascinato fuori dall’abitacolo, scaraventandolo a terra. Il portalettere ha tentato di evitare il furto dell’auto aggrappandosi al finestrino, ma ha dovuto mollare la presa dopo poche decine di metri.
I carabinieri hanno immediatamente avviato le ricerche e, venti minuti più tardi, la Fiat Panda di Poste italiane è stata intercettata in via Montello, a Collegno, appena coinvolta in un incidente.
su Luna Nuova di venerdì 24 luglio 2015
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