30 Luglio 2015 - 23:19
Se il balcone dov’è ospite fosse a Parigi, sarebbe romantico. Invece è a Rivoli, ed è raggiungibile solo con una rampa di scale dopo aver preso l’ascensore che fino a lì non arriva. Non solo: per entrare nella casa cui appartiene occorre fare altri due grossi gradini, a salire prima, a scendere poi. Una barriera architettonica dietro l’altra, per chiunque non sia bravissimo a deambulare. Se poi la persona che lo abita è invalida civile al cento per cento, fa fatica a respirare tanto da essere stata operata tre volte alla trachea, e ha una cardiopatia importante, allora il romanticismo svanisce per lasciar posto allo sconforto, alla fatica di vivere. Anche così però sarebbe accettabile, se quella casa fosse sua o affidata. Invece Giuseppa Guercio, 71 anni, lì c’è solo per il buon cuore di un conoscente che le concede di viverci con la badante, di cui non può più fare a meno, fino a che non trova una sistemazione a lei più consona. E definitiva.
Su Luna Nuova di venerdì 31 luglio 2015
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