POLIZIA
26 Febbraio 2020 - 13:43
Grave tentativo di truffa, ieri a Rivoli, ai danni di una donna di 72 anni che stava rientrando a casa. Utilizzando lo stratagemma dei controlli legati al Coronavirus, intorno alle 13 un uomo di circa 40 anni, ben vestito, con una valigetta 24 ore al seguito, ha avvicinato la signora, intenta ad aprire il portone dello stabile. L’uomo stava facendo finta di suonare ai citofoni. La donna gli ha chiesto chi stesse cercando in particolare e il soggetto ha risposto che era stato inviato dall’Asl per disinfestare il condominio e prevenire così l'eventuale contagio e la diffusione del Coronavirus. Ha poi aggiunto che l’indomani mattina sarebbe tornato, insieme ad altri colleghi, munito di camice bianco, per sottoporre tutti i residenti dello stabile al tampone. A quel punto l’uomo ha chiesto il nome all’anziana, che però, insospettitasi, non glielo ha fornito e gli ha chiesto di allontanarsi dal palazzo. Un’altra condomina, avendo notato la scena, ha contattato il 112 e gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Rivoli sono intervenuti per le ricerche del truffatore, che però nel frattempo si era già dileguato. L'invito delle forze dell'ordine è quello di prestare la massima attenzione a sedicenti operatori sanitari che propongono visite e tamponi domiciliari per verificare la positività al Coronavirus. Queste procedure non sono in alcun modo previste dai protocolli sanitari e dunque rappresentano un tentativo di truffa. Non esiste, infatti, alcuna autorizzazione a effettuare test medici a domicilio, né qualsiasi intervento di sanificazione delle abitazioni. È raccomanda pertanto la massima prudenza, con l'invito a contattare immediatamente le forze dell'ordine per denunciare simili episodi.
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