EMERGENZA
27 Marzo 2020 - 11:35
«Anche se i nostri nidi comunali sono chiusi a causa dell’emergenza sanitaria, per noi è molto importante supportare le famiglie, soprattutto in un momento così delicato come questo - ne è convinta l'assessore Laura Adduce - Le nostre educatrici stanno svolgendo un ottimo lavoro educativo e di sostegno da casa, grazie agli strumenti informatici che permettono di fare videochiamate e di rimanere sempre in contatto con le famiglie». È il caso delle educatrici degli asili nido Donini e Melograno. «Noi educatrici sentiamo di avere il dovere morale di stare accanto alle famiglie dei nostri bimbi che in questo momento si trovano in difficoltà nel confrontarsi con questa nuova quotidianità che spesso deve anche conciliarsi con l’attività lavorativa. In accordo con l'amministrazione comunale, il dirigente e la responsabile del servizio, ci siamo adoperate per contattare telefonicamente tutti i genitori, i quali hanno apprezzato molto la possibilità di uno scambio e confronto. Nelle famiglie prevale il senso d’incertezza, la paura che i loro bimbi possano soffrire per la mancanza di routine consolidate e per la limitazione dei contatti sociali, anche i più vicini come i nonni e gli zii. Altro motivo d’ansia - sottolineano le educatrici - è dovuta all’assenza dei compagni ed alla permanenza forzata negli spazi di casa che non sempre sono di dimensioni adeguate e che comunque non possono sostituire in nessun caso gli spazi-nido o i giochi all’aperto».
La nuova situazione ha costretto alcune mamme a lasciare il lavoro, altre hanno dovuto trasferirsi in case diverse perché il compagno lavorando in campo sanitario comportava un rischio per la famiglia. Altre mamme lavorano in ospedale e devono conciliare i turni con la casa e i bimbi. «Per questo pensiamo non si debba perdere l’opportunità, con i bimbi e le loro famiglie, di tenere vivo il legame prezioso e profondo che abbiamo costruito insieme nei mesi precedenti. Per i bimbi può essere importante avere un contatto con noi e in tal senso stiamo mettendo in campo diverse iniziative per garantire questo ponte tra noi e loro. Contatti telefonici, whatsapp, e-mail o altre forme scelte dai gruppi di sezione per far pervenire alle famiglie canzoni, racconti di fiabe, suggerimenti di attività oltre ad un supporto su temi educativi e non ultimo, consentire uno scambio affettivo. In questo modo continueremo a mantenere vivo un legame che si è interrotto così bruscamente».
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