NATALE
26 Dicembre 2020 - 12:38
Ha suscitato una raffica di reazioni l’iniziativa della “Fabbrica della pace” e “Sole Onlus” che hanno realizzato un presepe utilizzando un barcone al posto della tradizionale stalla nel piazzale davanti alla chiesa di San Massimo. Il dibattito ha assunto spesso toni molto accesi tanto da indurre alcuni gruppi facebook cittadini a bloccare i commenti al link che riportava la notizia. «Grazie per questo intenso dialogo - sottolinea Lucetta Sanguinetti, presidente della “Fabbrica della pace” - Nelle posizioni diverse, non solo non temevamo il dissenso, ma lo accoglievamo per stimolare un dibattito costruttivo con lo spirito della trasformazione creativa del conflitto. Ambedue le posizioni nel confronto si sono misurate nell'approfondire, creare consapevolezza sociale, politica, spirituale. Cosa buona e giusta. Ci terremmo in modo particolare per volgerlo non a uno scontro o ad una spaccatura, ma ad un'occasione di approfondimento per tutte le parti in causa. Quindi una reazione in ultima analisi positiva - conclude Lucetta Sanguinetti - Ma cerchiamo di trovare vie della trasformazione del contrasto in nuove soluzioni creative, a un livello più alto».
Tra le tante prese di posizione contrarie c’è stata anche quella della Lega che si è espressa tramite il suo segretario cittadino Giovanni Parisi che parla di «composizione surreale. Un minestrone tra pandemia e immigrazione completamente fuori da ogni buonsenso ed usato per rappresentare la Natività. Sicuramente ci sono tanti altri modi per ricordare di essere prudenti e adottare comportamenti al fine di evitare i contagi. Sarebbe stato più opportuno lasciare il presepe nella sua giusta collocazione temporale per liberare la mente dalle ansie e dai problemi che questa pandemia sta generando nell’animo delle persone. Inoltre - continua Parisi - il presepe usato come clava pro immigrazione è solo l'ultima trovata per fare becera propaganda di sinistra. Non riesco ad apprezzare questa strumentalizzazione politica, di un’identità che sta morendo per lasciare posto ad un pensiero buonista e immigrazionista. È l'ennesimo tentativo per oscurare le nostre tradizioni, la nostra storia, la nostra cultura e i nostri valori con messaggi distorti».
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