CRIMINALITA'
27 Gennaio 2021 - 13:09
La centrale dello spaccio era gestita da un 18enne italiano. Utilizzando sistemi informatici innovativi e all’avanguardia, si accordava con gli acquirenti per comprare la sostanza direttamente da casa. Lo hanno scoperto nei giorni scorsi gli agenti della squadra volante di Torino in un alloggio distante appena duecento metri dalla sede dell’Ufficio prevenzione generale. All'arrivo dei poliziotti, si è presentata la madre del diciottenne, che era momentaneamente fuori. L'odore di hashish ha subito indotto gli agenti a procedere con il controllo. In cucina, sul tavolo, erano presenti una mazzetta di denaro ed una scatola.
All’interno diverse dosi di hashish e marijuana già pronte allo smercio. Il ragazzo è rientrato poco dopo e vedendo la Polizia in casa, ha cercato di fuggire verso un vicino centro commerciale. Ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato. Gli accertamenti hanno fatto emergere come lo stesso utilizzasse una nuova app di messaggistica che permette la cancellazione dei messaggi inviati dopo alcuni istanti. Il 18enne ha spiegato che ormai lo stupefacente arriva sul territorio mediante spedizione settimanale di ingenti quantitativi ad opera di corrieri, con acquisti on line e pagamenti con criptovalute. Gli agenti hanno sequestrato oltre mille euro in contanti e 25 i grammi di cannabinoidi presenti nell’appartamento, due dei quali addosso al ragazzo che è stato posto agli arresti domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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