ISTRUZIONE
06 Febbraio 2021 - 18:56
«Ci son cascato di nuovo», cantava Achille Lauro. Non una canzone, ma l'amministrazione comunale rivolese, che ha previsto, all'interno del proprio piano di offerta formativa le scuole, delle attività didattiche sulle foibe, svolte dall'associazione culturale "L'obelisco", vicina al partito neofascista "Casapound". Tanto che il referente indicato all'interno del piano è proprio Federico Depetris, candidato con "Casapound" alla Camera dei Deputati alle ultime elezioni. A denunciare l'accaduto sono stati lo storico Carlo Greppi e il docente dell'istituto superiore "Natta" Marco Meotto.
«Un ennesimo affronto alla memoria antifascista e partigiana di Rivoli e alla ricerca storica. Da più parti ci viene segnalato, non senza sgomento, che il progetto per le scuole “Le foibe e l'esodo degli italiani delle province orientali”, presente nel catalogo dell'offerta formativa e didattica istituzionale del Comune di Rivoli, è organizzato da un'associazione che fa riferimento alla galassia nera: il suo presidente, l'avvocato Federico Depetris, è nientemeno che il candidato di Casapound alla Camera dei Deputati per il collegio di Rivoli alle ultime elezioni politiche - fanno sapere - Anche se il curriculum dei “fascisti del III millennio” non ha certo bisogno di presentazioni, vale la pena ricordare che, in occasione di quella campagna elettorale, la locale sezione di Casapound si rifiutò di firmare una dichiarazione, richiesta dall'allora amministrazione rivolese, in cui veniva chiesto di fatto di rinnegare il fascismo. Ora questi stessi signori sono autorizzati dal Comune a formare le nuove generazioni su un tema tanto complesso e discusso, quanto strumentalizzabile. Pretendiamo che a parlare di storia ci vadano coloro che sono titolati a farlo e chiediamo a tutte e tutti i docenti democratici e alla cittadinanza di non permettere che i fondamenti della Repubblica antifascista siano infangati in questo modo oltraggioso».
Per l'amministrazione comunale si tratta del secondo episodio in meno di un anno, dopo le dichiarazioni contro "Bella ciao" della vicesindaca Laura Adduce. «I gruppi di estrema destra approfittano di ogni occasione per aizzare il nazionalismo e l'odio, che è ben altra cosa che ricordare le povere vittime delle foibe - commenta il presidente della sezione cittadina dell'Anpi Lorenzo Gianotti - E se si vuole parlare di storia occorre risalire al l'aggressione fascista alla Jugoslavia. Mi chiedo come possano le autorità scolastiche permettere a queste persone di parlare nelle scuole».
L'associazione culturale ha replicato attraverso un comunicato diffuso sulla propria pagina Facebook, bollando le parole di Carlo Greppi e Marco Meotto come "farneticazioni". «Nei prossimi giorni si sarebbero dovuti effettuare due incontri con i ragazzi delle scuole medie. Ieri mattina è arrivata l'improvvisa marcia indietro con la scusa di improrogabili e sopraggiunti impegni. In assoluta buona fede avevamo pensato che effettivamente non fosse più possibile organizzare gli incontri - afferma il presidente dell'associazione Federico Depetris - Stiamo valutando di formalizzare un'istanza di accesso agli atti al fine di verificare i processi deliberativi che hanno portato ad organizzare l'evento e poi ad annullarlo».
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