COVID-19
15 Marzo 2021 - 23:36
di STEFANO TONIOLO
1210. È questo il numero dei deceduti nei comuni della cintura sud (Orbassano, Rivalta, Bruino, Piossasco e Beinasco) durante il 2020. A fornire i dati sulla mortalità è stato l’Istat (Istituto nazionale di statistica), che con l’ultimo report di inizio marzo ha fornito una panoramica sui decessi in tutta Italia, comune per comune. A livello locale i dati forniscono una stima dell’impatto di quale può essere stato l’impatto della pandemia in quest’ultimo anno. Infatti sotto il cappello della mortalità ci sono tutte le morti, da Covid-19 e non da Covid-19 e anche la morti Covid, che possono essere sfuggite ai radar dei controlli sanitari. In termini assoluti rispetto alla media dei decessi dal 2011 al 2019 i morti in più sono 404, che in termini di variazione percentuale significa circa il 50 per cento.
Nel corso del 2020 l’andamento della mortalità è stato scandito dalle ondate di contagi. In occasione del primo lockdown si è registrato il primo innalzamento significativo della curva. Tra marzo e aprile sono venute a mancare 216 persone, circa il 17,8 per cento dei decessi totali. Tuttavia il picco massimo di decessi è avvenuto con la seconda ondata di contagi. Il trimestre ottobre-dicembre è quello dove sono mancate più persone, 397 nello specifico (circa il 32,8 per cento del totale). «Dagli elenchi ufficiali risultano 14 morti da Covid-19, ma in realtà guardando ai dati dei vari anni il 2019 era particolarmente basso - commenta il sindaco di Bruino Cesare Riccardo - Sicuramente il Covid-19 ha aumentato i decessi. Ho avuto conferma anche stamattina che molti che sono stati malati ne pagano ancora le conseguenze. Questo ci fa capire l’importanza di usare tutte le cautele e della vaccinazione». Così commenta i numeri il sindaco di Rivalta Nicola De Ruggiero: «Anche Rivalta ha dato il suo contributo alla sovramortalità Covid, piangiamo 23 rivaltesi in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Fortunamente Rivalta non è stato un epicentro, né ci sono stati focolai come in altre realtà».
A pagare le conseguenze della pandemia, come hanno ampiamente raccontato cronache e analisi in questi mesi, sono state le fasce più anziane della società. In cintura sud la mortalità ha principalmente colpito gli anziani dai 70 anni in su. In questa fascia di età nel 2020 sono morte 1039 persone, circa l’85,8 per cento del totale dei decessi. Nella fascia over 70 il maggior numero di morti si registra nella fascia tra 80 e 94 anni (724). «Sono troppi morti. Ogni morte è un trauma e un abbandono. Questa pandemia ci sta portando via una generazione: nel corso dell’anno scorso a farne le spese sono state persone con patologie e anziani. È una morte brutta perché muori da solo. Nel primo lockdown non si potevano neanche accompagnare al cimitero. Gli operatori sanitari sono stati i loro famigliare e va riconosciuto loro un grande valore. La pandemia ci ha segnato: gli anziani sono la nostra storia e perdere uno di loro è una perdita per la società - commenta la sindaca di Orbassano Cinzia Bosso - Avrei voluto dire quanti nati ci sono stati e non quanti morti. Tutto questo deve farci guardare in avanti: la campagna vaccinale è importante e ne usciamo se pensiamo a vaccinarci».
Su Luna Nuova di martedì 16 marzo 2021
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