INDAGINE
29 Dicembre 2021 - 11:08
Perquisizioni in tutta Italia, 300 immagini di contenuto pedopornografico sequestrate ed un minorenne denunciato per aver tentato di estorcere del denaro ad una 13enne con cui aveva allacciato una relazione virtuale su Instagram. L’operazione condotta dagli agenti del commissariato di polizia di Rivoli, partita lo scorso inverno, nasce dall’attenzione e dall’intuito di un padre che un giorno decide di controllare l’account utilizzato dalla figlia. Da un rapido controllo si accorge che, da qualche tempo, la ragazza ha una sorta di “fidanzatino”, apparentemente coetaneo, che l’ha avvicinata tramite la piattaforma social e con il quale si sente di frequente.
Una volta conquistata la fiducia della vittima, il ragazzo, mai conosciuto personalmente, riesce con la manipolazione psicologica a farsi inviare immagini e video di contenuto pedopornografico, girati dalla stessa con il telefonino. Una volta ottenuto quanto richiesto, il presunto “fidanzatino” passa all’estorsione, minacciandola: se non avesse inviato ulteriori foto e video, il materiale sarebbe stato inoltrato ad altre persone. Il padre prova a fermarlo, dialogando con lui attraverso l’account social. Ma senza successo. Decide così, a febbraio 2021, di recarsi in commissariato per sporgere denuncia. L’indagine risulta da subito complessa, ad elevato contenuto tecnico. Il reato si è sviluppato nelle fitte maglie della rete informatica, costellata di barriere giuridiche fatte di “account” e “file log”. I poliziotti, coordinati dalla procura dei minori, dopo mesi di lavoro riescono a dare un nome ed un cognome al profilo del finto fidanzatino, denunciandolo: si tratta di un minorenne non residente in Piemonte.
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