PERSONAGGIO
08 Febbraio 2022 - 16:49
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C'erano anche il sindaco Steven Palmieri e l'assessore alle associazioni Vittorio Granisso, oggi pomeriggio nella sede Auser ad abbracciare Lidia Rosso, inossidabile volontaria dal 1992, che proprio oggi festeggia il suo 90° compleanno. A fare gli onori di casa il presidente dell'Auser, Roberto Pavin nelle vesti di 'presentatore' dell'evento a sorpresa cui hanno partecipato anche rappresentanze di varie associazioni come Anpi, Ana e Audido. In tanti, infatti, non hanno voluto far mancare il proprio augurio alla meravigliosa novantenne. Ringraziamenti le sono stati rivolti dal primo cittadino e dall'assessore Granisso, anche come ex presidente dell'associazione. «Un esempio straordinario di impegno e generosità incondizionata - ha ricordato - Un punto di riferimento insostituibile. Quando ero presidente e mi capitava di rispondere al telefono dell'associazione, mi sentivo spesso dire: "Mi fa piacere che lei sia il presidente, ma io vorrei parlare con Lidia"».
Era la fine del 1992 quando Lidia Rosso, classe 1932, entrava a far parte dell’Auser Alpignano. È sempre stata tra i soci che hanno portato energia, cuore e testa al servizio dei più deboli, e negli anni, con la sua presenza attiva ed una critica costruttiva, ha mantenuto un contatto con gli affiliati diventandone un punto di riferimento. Quotidianamente percorre a piedi la strada che la conduce alla sede dell’associazione, sia con la pioggia, che con il sole, con la neve ed il ghiaccio (come la sua tosta terra d’origine, Alba e le Langhe dell’antifascismo, l’hanno forgiata). Questo per aprire la sede ai soci e permettere loro di attivarsi per il tempo libero, ma anche aiutare i più bisognosi. Lidia non ha mai voluto “poltrone”, ma solo attivarsi ed attivare. E ancora oggi “bacchetta” quando vede “cedimenti”.
«Non ci sono più i volontari di una volta» è solita ripetere. E non ha tutti i torti. Del suo periodo più attivo ricordiamo l’aiuto alla casa di riposo in via Sommeiller, la nascita dell’Audido, associazione per i diversamente abili, e tutte le attività mirate a soccorrere i bisognosi, anche in Africa (vedi la scuola in Congo con don Florent o l’adozione a distanza di quei bimbi); l’aiuto all’Ugi del Regina Margherita; aiuti ai terremotati o all’Airc. Insomma, dove coglieva, e coglie, una necessità, un bisogno, cercava e cerca di far giungere la collaborazione dell’associazione. «Alla signora dai bianchi capelli - sottolineano dal direttivo dell’Auser - va quindi la nostra gratitudine per averci insegnato a riconoscere nell’altro, nel vero bisognoso, un nostro fratello da aiutare, salvaguardandone la dignità. A Lidia l’abbraccio di tutti i soci, e delle associazioni che l’hanno avuta accanto, e che oggi, 8 febbraio, l’avvolgono d'affetto per i suoi 90 anni».
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