ACCOGLIENZA
08 Marzo 2022 - 16:44
I primi bambini e ragazzi, le prime mamme, i primi profughi della guerra in Ucraina sono arrivati oggi a Pianezza, accolti dall'associazione Matrioska con il sostegno del Comune. «Il nostro impegno continua costante ed incessante per alimentare la catena di solidarietà e di iniziative a sostegno della popolazione ucraina in fuga da questa guerra orribile - spiega il sindaco Roberto Signoriello - Abbiamo messo in moto la macchina dell'accoglienza: insieme e grazie al lavoro encomiabile dell'associazione Matrioska e di Nicoletta Fadani, siamo riusciti a fare arrivare nella nostra città i primi bambini e ragazzi, le prime mamme, i primi profughi salvandoli da un destino atroce. In tempo reale, ora dopo ora, abbiamo monitorato la situazione in coordinamento con l'ambasciata, la Regione Piemonte, l'Asl To3, le associazioni per la prima accoglienza ed ovviamente le nostre famiglie che si sono rese disponibili ad ospitarli nelle loro case».
In totale 22 bimbi e 4 mamme sono stati accolti a Villa Lascaris dove verranno eseguiti i controlli sanitari Covid: qualora emergessero delle positività, insieme a don Beppe Bagna sono state definite delle soluzioni per garantire loro il periodo di quarantena. «Confidiamo nel giro di pochi giorni di poterli affidare tutti alle famiglie pianezzesi che con grande generosità e spirito di solidarietà si prenderanno cura di loro. Contestualmente presso i locali dell'ex caserma dei carabinieri sono stati riempiti decine e decine di scatoloni di beni di prima necessità pronti per essere portati dove più vi è necessità. Gesti che, di fronte a questa emergenza umanitaria, danno dimostrazione sincera di quanto sia grande il cuore della nostra bellissima comunità. Tutto quello che stiamo riuscendo a fare non sarebbe possibile senza la vostra straordinaria sensibilità. Ogni cittadino, ogni volontario, ogni famiglia pianezzese da subito ha risposto in modo assai generoso. Grazie ad ognuno di voi, miei concittadini, per quanto nelle vostre possibilità state facendo per aiutare la popolazione ucraina».
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