AMBIENTE
15 Marzo 2022 - 12:58
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Università, Città metropolitana, Comuni, associazioni naturalistiche ma anche semplici cittadini cui sta a cuore il futuro del pianeta. Tutti coinvolti nel progetto Mo.Vi.To nato dalla partnership di sei strutture dell'Università di Torino, con capofila il Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari e che vede il supporto di numerosi partner esterni tra cui il Comune di Grugliasco e la Società Le Serre. Ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone coinvolgendole attivamente nello sviluppo di
attività che, nel tempo, possano migliorare la conoscenza e le condizioni generali per la sopravvivenza degli insetti impollinatori. Tra le azioni principali del progetto ci sono il monitoraggio degli insetti impollinatori attraverso strumenti di Citizen Science come iNaturalist, social network che consente la mappatura e la condivisione di osservazioni di animali e piante, e la realizzazione di eventi di educazione naturalistica e scientifica (BioBlitz). Inoltre sono previste numerose attività complementari che coinvolgeranno la cittadinanza e diverse realtà del territorio come, ad esempio, il posizionamento di tre casette per le api selvatiche con annesse piccole aiuole fiorite in alcune aree individuate a Grugliasco (parco culturale Le Serre, prato degli orti e parco di Villa Claretta).
Attraverso il monitoraggio in aree campione, si cercherà di capire come gli ecosistemi rispondano al cambiamento climatico e alla gestione del territorio. Numerosi studi hanno evidenziato come sia il clima, sia i cambiamenti di uso del suolo e delle pratiche di utilizzo annesse siano fattori chiave nel guidare la composizione In specie e la struttura delle reti "piante - impollinatori”. L'obiettivo iniziale è capire come la composizione in specie e la loro struttura in rete sia influenzata primariamente dalle modalità di gestione degli habitat semi-naturali e di quelli agricoli e successivamente comprendere ì potenziali rischi annessi ai cambiamenti climatici. Questo ai fini di una valutazione della eventuale esigenza di specifici interventi di gestione.
Nella pratica vengono effettuati censimenti specie-specifici, In particolare su specie fioristiche selezionate che, per abbondanza o rilevanza, caratterizzano i prati. Il censimento avviene durante tutto il periodo di fioritura delle specie floricole selezionate. I rilevatori possiedono sia competenze botaniche sia entomologiche. La raccolta dei campioni viene eseguita tramite retini, aspiratore e pinzette. Ciascun Lepidottero, Apoideo e Sirfide catturato sul fiore viene identificato e vengono estratti i granuli di polline trasportato. | campioni sono analizzati, prima allo stereomicroscopio per estrarre il polline e quindi al microscopio ottico per la sua identificazione. Per l'identificazione del polline ci si avvale inoltre di tecniche di Dna barcodìng. | dati floristici ed entomologici così raccolti verranno impiegati per una pollen analysis and interaction networks, al fine di valutare l'efficacia di Lepidotteri, Apoidei e Sirfidi nel favorire il trasporto di polline e cooperare attivamente ai processi di impollinazione.
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