INNOVAZIONE

Rivoli nel futuro con il Data Center di Tim e Google

Stanno per concludersi i lavori nella zona industriale di Cascine Vica. Il sindaco Tragaioli: «Un fiore all'occhiello per la nostra città»

29 Dicembre 2022 - 19:38

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Stanno per concludersi i lavori di costruzione del nuovo “Data Center” realizzato da Noovle cloud, company del Gruppo Tim e Google Cloud in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Sta sorgendo in via Ferrero 10 all’incrocio con via Pavia nella zona industriale di Cascine Vica a due passi da corso Allamano. Si tratta di un ambizioso progetto lanciato nel luglio 2021 dai tre partner per favorire lo sviluppo delle competenze digitali e del territorio che comprende altre due strutture analoghe a Settimo e Moncalieri. «Un’iniziativa nata quasi in sordina - spiega il sindaco Andrea Tragaioli che ha curato le varie fasi del progetto fin dai suoi albori - Anche perché si tratta di colossi imprenditoriali che, in particolare nelle fasi iniziali, prediligono un approccio molto low-profile. Per Rivoli, ma anche per tutta la cintura di Torino, si tratta di un riconoscimento del fatto che questa zona non è poi così depressa come viene spesso ripetuto. Non siamo infatti di fronte ad annunci generici ma alla fase avanzata di un cantiere che darà lustro alla nostra zona industriale. Un distretto che negli ultimi anni sta tornando ai livelli di grande espansione raggiunti negli anni ’80».

Nuovo insediamento che potrebbe essere inaugurato la prossima primavera. Non comporterà alcun ulteriore consumo di suolo. Il Data Center, infatti, sorgerà sulle ceneri dello stabilimento della Carpaneto Sati, azienda che opera nel settore elettrico industriale che da qualche anno si è trasferita poco distante. Stando ad una ricerca dell’Università di Torino, il solo investimento per la costruzione e il funzionamento dei tre data center genererà benefici economici per 1,3 miliardi di euro e la creazione di circa 21mila nuovi posti di lavoro. A questi si aggiungono ulteriori 400 milioni di euro legati alla maggiore produttività e alla maggiore spesa in servizi digitali da parte delle imprese, da cui si stima possano giungere altri 4mila nuovi posti di lavoro. Lo studio dell’ateneo torinese valuta anche più in dettaglio l’impatto che avrà la realizzazione di una nuova Cloud region all’interno del territorio piemontese, analizzando le ricadute delle tre strutture in tre diverse fasi della loro vita: nella prima, la fase di costruzione, l’impatto economico locale sarà di circa 480-600 milioni di euro, creando circa 9mila posti di lavoro nel corso dei due anni necessari a completare i lavori.

Nella fase di installazione ed equipaggiamento, le ricadute in Piemonte saranno di circa mezzo miliardo di euro, portando circa 8mila nuovi occupati. Infine, nella loro fase pienamente operativa, i data center in un periodo di tre anni creeranno valore per circa 195-220 milioni di euro, e ulteriori 3mila nuovi posti di lavoro. L’impatto sarà quindi continuativo nel tempo, con la creazione di circa mille nuovi posti di lavoro all’anno. «Le competenze digitali sono una risorsa fondamentale per le persone e per le imprese, per trovare un nuovo lavoro e per valorizzare la propria attività, per questo ci impegniamo da anni a diffonderle nel nostro Paese - sottolinea Fabio Fregi, country manager Italy di Google - Siamo felici di continuare a collaborare con Intesa Sanpaolo e Noovle al progetto Opening Future e alle iniziative ad esso legate. Attraverso queste attività e attraverso l’apertura delle Cloud Region italiane, Google continuerà a supportare la crescita economica del territorio e del Paese».

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