CHIESA
04 Gennaio 2023 - 14:59
Si è spento all’alba di questa mattina, il parroco di San Massimo don Claudio Campa. Era nato il 27 gennaio 1961 a Torino ed era stato ordinato il 7 giugno 1987. Dal 1987 al 1991 era stato vicario parrocchiale a San Lorenzo a Collegno ed a San Lorenzo a Giaveno dal 1991 al 1995. È stato quindi parroco per 11 anni all’Immacolata Concezione e San Giovanni Battista a Torino e da febbraio 2006 appunto a San Massimo. Tra il 2021 e il 2022 è stato inoltre legale rappresentante della parrocchia Beata Vergine Consolata e per due due volte moderatore dell’Unità pastorale 45 e membro di tre diversi Consigli presbiterali. Nella primavera del 2016 era stato tra i promotori della “Charta di San Massimo” fondata sul dialogo tra il Comune e le parrocchie del territorio, così intitolata perché fa memoria di Massimo, che visse a Collegno, l’allora Ad Quintum, di cui guidò la Diocesi nel IV e V secolo.
Con la sua firma, avvenuta nel giugno 2016, il Comune e le parrocchie si sono impegnate in modo continuativo per collaborare efficacemente, ascoltarsi, confrontarsi e co-progettare processi organizzati e filiere di prossimità che, a sostegno di persone che si trovano in oggettive difficoltà di vita, ne prevedano il loro coinvolgimento attivo secondo un processo circolare capace di mettere in gioco competenze latenti e potenziali di inclusione, generando sostegno concreto, beni relazionali e coesione sociale, a vantaggio della comunità intera. Un Welfare di comunità sostenibile, secondo la dimensione sociale, ambientale ed economica, si arricchisce dal confronto con il tessuto associativo locale, che è risorsa territoriale con funzione aggregativa e sussidiaria, portatrice di agio, senso di appartenenza, servizio all’insegna della gratuità, dono individuale e collettivo di tempo e di competenze professionali, per conseguire risultati di pubblico interesse volti al “bene comune”.
Nel 2008 gli era stata diagnosticata la sclerosi multipla, dal 2012 è stato costretto a usare la sedia a rotelle. Rimangono impressi nella comunità alcuni tratti del suo percorso umano: la voglia di darsi agli altri - tante le sue attività pastorali, di supporto al mondo della disabilità - e una partecipazione fortemente intenzionale alla vita e agli appuntamenti della comunità civile cittadina; la serenità nel vivere una malattia sempre più pesante cercando di trasformare questo stato in accoglimento e accompagnamento per sé stesso e per gli altri; un graduale abbandono della discussione accesa o dello scontro verso la tranquillità nelle parole e nei gesti, alla ricerca di dimensioni di relazioni miti e resilienti. Allora si è avvicinato sempre di più alle persone con diverse abilità cercando nuove strade di comunicazione, inclusione, comunione.
I parrocchiani e l'Unità pastorale gli si sono stretti intorno e sono nate numerose iniziative, come i sabati aggregativi con il pomeriggio di laboratori, la messa e la cena comunitaria, la commissione disabilità; il lavoro quotidiano con i ragazzi portatori di handicap che frequentano il catechismo; gli incontri ecumenici con gli ortodossi e i percorsi di approfondimento tra cristiani e società attraverso gruppi organizzati. Molti disabili sono usciti dalle loro case e hanno iniziato a frequentare l’oratorio e le attività di San Massimo. «Don Claudio è stato maestro civile di corresponsabilità e impegno comune - ricorda il sindaco Francesco Casciano - riconosciuto per la sua preziosa opera sociale, nell’inclusione delle persone particolarmente fragili, nell’abbattimento delle barriere fisiche e relazionali, nella formazione delle nuove generazioni. Attraverso questo alto confronto abbiamo costruito insieme la Charta di San Massimo, un accordo di collaborazione tra Comune e parrocchie che ha codificato molti ambiti di cooperazione, esempio riconosciuto e copiato di nuovo modello di rapporto tra società civile e mondo religioso». La veglia funebre, organizzata dal gruppo scout Regina Margherita, si terrà giovedì alle 21 mentre venerdì, sempre alle 21, sarà curata dal gruppo liturgico nella stessa parrocchia. Sabato a partire dalle 10, sarà allestita la camera ardente nella chiesa di via XX Settembre 10, dove alle 14,30 saranno officiate le esequie.
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