INCLUSIONE

Quattro giorni di tennis tennis senza barriere al Monviso

L’evento ha portato in Italia 28 tra i migliori interpreti internazionali della disciplina, provenienti da 12 diverse nazioni diverse

02 Maggio 2023 - 15:50

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Weekend “lungo” intenso ed emozionante quello andato in scena da venerdì a ieri, 1° maggio al Monviso Sporting Club di Grugliasco, dove il torneo dimostrativo di Para Standing Tennis ha regalato momenti di grandissimo sport. L’evento, organizzato da Sportdipiù, ha portato in Italia 28 tra i migliori interpreti internazionali della disciplina, provenienti da 12 diverse nazioni sparse in tutto il mondo (Italia, Brasile, Cile, Svezia, Austria, Spagna, Regno Unito, Argentina, Danimarca, Francia, Giappone e Stati Uniti). Nel singolare, a trionfare sono stati la brasiliana Thalita Silva Rodrigues (classe Pst 1-2 riservata ad atleti con amputazioni agli arti superiori e arti inferiori sotto al ginocchio o similari) e lo statunitense Daniel Robert Scrivano (classe Pst 3-4 riservata ad atleti con amputazioni agli arti inferiori sopra al ginocchio o similari): la prima ha sconfitto in finale l’austriaco Thomas Reichkendler per 6-4 7-5, mentre il secondo ha superato il giapponese Shunsuke Kishi per 6-1 7-5. Nel doppio, il successo è andato invece alla coppia austriaca formata da Wolfgang Bliem e Matthias Höll (classe Pst 1-2) e al duo cileno-argentino formato da Luis Andrés Viñales Hidalgo e Javier Bespresvany: la prima ha sconfitto in finale gli svedesi Victor Bonn e Harald Von Koch per 6-1 6-0, mentre il secondo ha superato i finalisti del singolare Kishi e Scrivano per 6- 4 6-1. I premi ai due giocatori più giovani sono andati, infine, alla cilena Martina Siebert Cepeda (nata nel 2005) e allo svedese Victor Bonn (classe 2003).


La perfetta riuscita della seconda edizione del torneo è stata possibile grazie al grande lavoro del suo principale organizzatore, nonché vice presidente dell’International Para Standing Tennis Association, il rivolese Gregory Leperdi: «Sono soddisfatto sia per il numero di atleti che per il livello raggiunto. Le nostre intenzioni sono quelle di riproporlo e di organizzare, probabilmente a settembre, anche il Training Camp per principianti. Adesso che siamo in contatto con l’International tennis federation, inoltre, ci teniamo a dimostrare ancora con maggior forza il fantastico agonismo che c’è in questi atleti. La stessa Itf ha già annunciato l’intenzione di volerci supportare e di concederci il proprio logo per i prossimi eventi: dobbiamo ancora definire i dettagli, ma questo rappresenta sicuramente un passo avanti. Il para standing tennis - precisa il vicepresidente - non è ancora riconosciuto a livello paralimpico e per questo, insieme al presidente Ivan Corretja, stiamo portando avanti la battaglia per farlo gestire direttamente dall’Itf come già avviene per il wheelchair tennis. Gli elementi a nostro favore sono molti: nel mondo solamente il 10 per cento delle persone disabili utilizza la carrozzina e gli atleti di para standing tennis, da un rapido censimento, sono già oltre 300 da 25 nazioni diverse, con la copertura di cinque continenti. Dargli una connotazione ufficiale - chiosa Leperdi - sarebbe molto importante perché ci sono ragazzi bravissimi esclusi dalle Paralimpiadi solo perché giocano senza una o entrambe le braccia».

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