CREATIVITÀ
10 Agosto 2023 - 11:51
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C’è un pezzo di Rivoli nel progetto che sta decollando in questi mesi e che punta a “mandare in pensione” i cotton fioc tradizionali, pericolosi per il timpano ed inquinanti per l’ambiente. Alessandro Iachino è Cfo, Chief financial officer, ovvero direttore finanziario di “EarBuddy” la startup che produce un semplice dispositivo per la pulizia delle orecchie. Un prodotto ecosostenibile e completamente riciclabile. Una bella iniziativa imprenditoriale partita durante il lockdown grazie ad Alessandro Paulis, veneziano di adozione, libero professionista, designer industriale con la passione per la creazione di dispositivi utili a semplificare la vita e renderla più sostenibile.
Con il suo socio, Alessio Serafini, raccoglie dati su quanti pezzi vengono usati e dispersi nell’ambiente ogni giorno, inquinando ed impiegando decenni per decomporsi. Partono realizzando dei prototipi con la stampa in 3D, fatti poi testare a specialisti in Otorinolaringoiatria. Si forma quindi la squadra che lavora da un paio d’anni al progetto. Oltre al co-fondatore della start up Alessio Serafini ci sono Gabriele Persi, consulente marketing ed appunto Alessandro Iachino, partner e direttore finanziario. Oltre 20 anni di esperienza alle spalle nel settore della consulenza, nei processi finanziari all’interno di contesti multinazionali, in particolare nei settori automotive, aerospaziale e manifatturiero. Coinvolto in operazioni di M&A, Business Due Diligence e progetti di turnaround in vari settori. Proprio grazie al suo supporto ed alla bontà del progetto arrivano i primi finanziamenti da Banca Sella e Lazio Innova.
Il lancio del prodotto avviene attraverso una campagna di crowdfunding su Kickstarter. Chi è interessato all’oggetto da produrre ne opziona uno o più pezzi: questo consente alla startup innovativa, di partire con la produzione avendo una base sicura di ordini. E la risposta del mercato è stata superiore alle attese. Dal 24 luglio, giorno in cui è partita la campagna, sono stati raccolti oltre 65mila euro con più di 2.200 sostenitori sulla piattaforma. L’interesse arriva non solo dall’Italia ma anche da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Canada e Australia.
Ma come funziona EarBuddy? In pratica si tratta di una punta in silicone morbida e flessibile che, una volta inserita nell’orecchio, si gonfia delicatamente per pulire rapidamente le orecchie senza il disagio o il rischio associato ai tradizionali tamponi di cotone. Il principio è quello degli “stent” che vengono inseriti nelle arterie per eliminarne eventuali restringimenti. Disponibile in quattro colori, il piccolo dispositivo è prodotto interamente in Italia: da un’azienda trevigiana arriva il packaging, una veneziana produce il puntale in silicone, e dalla provincia di Milano la pompetta per il gonfiaggio. Una volta usato, si può lavare anche con detergenti, per tornare di nuovo in funzione successivamente più e più volte.
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