SABATO
14 Febbraio 2012 - 18:40
Il movimento No Tav ha deciso di dare un volto nuovo alla protesta contro gli arresti del 26 gennaio scorso: dopo la marcia del 28 a Torino e il presidio di domenica davanti alle carceri dove sono stati trasferiti i vari attivisti, sabato prossimo a Bussoleno sarà festa. «Festa, sì - spiega Francesco Richetto a nome del comitato di lotta popolare di Bussoleno, organizzatore della giornata - festa perché pensiamo che sia il modo migliore per dimostrare la vicinanza a tutti i No Tav reclusi o confinati da obblighi di dimora o domiciliari».
Domenica scorsa, invece, vari gruppi di No Tav hanno dato vita in contemporanea a presidi di solidarietà sotto le carceri di Alba, Alessandria, Saluzzo, Ivrea, Cuneo e Torino. In settimana, altri sette attivisti No Tav sono stati scarcerati su decisione del tribunale del riesame: si tratta di Tobia Imperato, 58 anni, storico esponente del movimento anarchico italiano, Samuele Gullino, Gabriela Avossa, Giuseppe Conversano, Lorenzo Kalisa Minani, Antonio Ginetti e del rivaltese Jacopo Bindi. Ora sono tutti agli arresti domiciliari. È scattata invece la piena libertà per Maja Cecur, che si trova in stato interessante. Per altri cinque dei 26 arrestati il 26 gennaio scorso è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Resta in cella anche Giorgio Rossetto, uno dei leader del centro sociale Askatasuna ma ormai valsusino d’adozione, che dalla scorsa settimana è stato trasferito nel carcere di Saluzzo.
Su luna nuova di venerdì 17 febbraio
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