Credito alle imprese artigiane: «Non si chiede più un prestito basato sul proprio buon nome»

Confartigianato: «Le banche non danno soldi e i nostri associati pensano che venga messa in dubbio la propria onestà»

09 Luglio 2012 - 20:10

Credito alle imprese artigiane: «Non si chiede più un prestito basato sul proprio buon nome»

Per aiutare le aziende artigiane a passare attraverso la crisi con il minor danno possibile serve un nuovo patto con le banche. Un esempio arriva da Confartigianato e da Intesa San Paolo che in una serata ad Orbassano hanno presentato una sorta di decalogo per non trovarsi tagliati fuori dal credito. Sta di fatto che gli artigiani non comprendono e non accettano le restrizioni al credito. «Per molti nostri associati - commenta Claudio Rittolo - Vedersi rifiutata la richiesta di un finanziamento è come subire un’umiliazione. Lavorano da tanti anni nello stesso paese o nello stesso quartiere e pensano di essere conosciuti da tutti per la loro capacità e correttezza. È come se fosse messa in dubbio la loro onestà».

(di Massimiliano Borgia)

Su Luna Nuova di martedì 10 luglio

 

 

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