30 Agosto 2012 - 19:55
Anche se è tornata la pioggia i danni di un mese e mezzo di siccità con temperature oltre i 30 gradi sono ingentissimi per il comparto agricolo. In questi casi è sempre difficile monetizzare e le associazioni agricole tendono a drammatizzare, ma è iportizzabile che, a seconda delle colture e delle disponibilità idriche si registrino perdite di raccolto dal 30 al 70 per cento. Le coltivazioni più colpite sono naturalmente quelle che consumano più acquia. Il mais è quasi uvunque maturato prima del tempo e non potrà essere utilizzato per insilati. Il foraggio ha il terzo taglio compromesso. I pascoli alpini non si risolleveranno più e costringeranno i margari a scendere dagli alpeggi già la prossima settimana e a fare i conti con i prezzi dei foraggi e dei cereali da mangime arrivati alle stelle. Si salvano le colture frutticole (ormai a stagione finita o vicine al raccolto) e le orticole per la dotazione preventiva di sistemi irrigui.
(di Massimiliano Borgia)
Su Luna Nuova di venerdì 31 agosto
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