PROTESTE
21 Gennaio 2013 - 20:45
Il processo ai No Tav proseguirà nell’aula bunker delle Vallette. È quanto ha deciso ieri la corte presieduta dal giudice Quinto Bosio. Al Palagiustizia non c’è posto per la concomitanza dei processi Thyssenkrupp ed Eternit, da qui la scelta di utilizzare la maxiaula dove si sono celebrati importanti processi di mafia e terrorismo costruita accanto al carcere torinese. C’è il dubbio che la scelta dei giudici sia stata influenzata dalla gazzarra inscenata da imputati e pubblico il 23 novembre scorso quando il presidente si trovò in un’aula troppo piccola per ospitare la folla di imputati, avvocati, giornalisti, parenti e amici. Allora, scattò una protesta con slogan, cori e uno striscione che chiedeva la libertà per i “compagni” ancora agli arresti, cogliendo impreparate anche le forze dell’ordine. (nella foto, gli avvocati trattano con la corte lo spostamento del processo)
(di Massimiliano Borgia)
su Luna Nuova di martedì 21 gennaio
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