27 LUGLIO
27 Luglio 2013 - 16:52
È andata come doveva andare, e come del resto è sempre andata nelle due precedenti edizioni della marcia Giaglione-Chiomonte a ridosso del cantiere: migliaia di No Tav che camminano e sudano sotto un sole cocente, guadano il Clarea, si fanno largo tra frasche e radici sporgenti, si “arrampicano” su sentieri ripidi e spesso non tracciati, sfilano pacificamente (al netto dei consueti slogan e insulti) dinanzi ai blocchi delle forze dell’ordine, arrivano alla Maddalena e scendono tra le vigne chiomontine verso il cancello della centrale elettrica. Alla marcia di sabato pomeriggio hanno partecipato circa 3mila persone: poche, diranno alcuni, se paragonate ai numeri oceanici di altre occasioni, ma non bisogna dimenticare che quella di sabato non era una marcia “per tutti”. Intanto si sfilava intorno al cantiere, con tutti i rischi che questo comporta.
su Luna Nuova di martedì 30 luglio
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