NO TAV
23 Gennaio 2014 - 22:37
È l'ora della solidarietà, per i No Tav. Non è certo la prima volta, in oltre 20 anni di opposizione all’alta velocità ferroviaria, ma mai come questa volta il movimento treno-crociato è chiamato ad uno sforzo abnorme, sotto il profilo economico: quasi 192mila euro, più 22mila di spese processuali. Il totale esatto fa 214.180,40 euro. Tanto dovranno tirare fuori, di tasca loro, Alberto Perino, leader storico No Tav, la sindaca di San Didero Loredana Bellone e il suo vice Giorgio Vair. La raccolta ha già raggiunto, in pochi giorni circa 62mila euro, per un totale di 220 donazioni, giunte da tutta Italia. Era la notte tra l’11 e il 12 gennaio 2010, autoporto di Susa-Traduerivi, dove avrebbe dovuto svolgersi il primo dei sondaggi stabiliti dal piano varato dall’Osservatorio, propedeutici alla stesura del progetto preliminare della Torino-Lione. Sondaggio che poi non venne eseguito né quella notte, né mai. Dai suoi siti internet di riferimento, il movimento ha lanciato una raccolta fondi estesa a tutta Italia per coprire la cifra che i tre sono chiamati a rimborsare: i contributi vanno versati sul conto corrente postale numero 1004906838, Iban IT22L0760101000001004906838, intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari.
su Luna Nuova di venerdì 24 gennaio 2014
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