VAL SUSA
02 Giugno 2014 - 21:58
Non c’è dubbio che la tornata amministrativa del 25 maggio consegni al prossimo quinquennio una mappa geopolitica della bassa valle di Susa a forti tinte No Tav. Se possibile ancora più forti rispetto a quelle che hanno caratterizzato i cinque anni che si sono appena conclusi. Nel mandato 2009-2014 erano quattro, infatti, le amministrazioni comunali (tutte rette da giunte di centrodestra) che sulla Torino-Lione hanno sempre tenuto una posizione per lo meno di apertura: Susa, Borgone, Condove e Rubiana. Ora, di quelle quattro, ne sono state riconfermate soltanto due: una è Rubiana, l’unica dove il sindaco Gianluca Blandino (Fratelli d’Italia) non fa mistero di avere una posizione dichiaratamente favorevole all’opera, pur con tutte le richieste di garanzie del caso; l’altra è Borgone, dove però Paolo Alpe, contrariamente al solito, ha ottenuto una vittoria risicatissima con un programma che comunque considera l’alta velocità «non una priorità», evidenziando come il Comune non abbia «alcun potere decisionale: pertanto non ci citeremo indietro, partecipando a tutti i tavoli per non subire l’opera e per tutelare il nostro territorio e la popolazione». Insomma, una posizione piuttosto articolata e non certo catalogabile come un “sì senza se e senza ma”.
su Luna Nuova di martedì 3 giugno 2014
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