LAVORO

Coronavirus: uffici Cna aperti «per restare al fianco delle imprese»

«Fondamentale assicurare consulenza su nuove normative, ammortizzatori sociali e bonus 600 euro per autonomi e partite Iva»

01 Aprile 2020 - 11:57

Coronavirus: uffici Cna aperti «per restare al fianco delle imprese»

Uffici aperti alla Cna, in tutte le sue sedi di Torino, Rivoli, Susa, Condove e Giaveno. A maggior in un momento di grande difficoltà come questo, in cui a causa dell'emergenza Coronavirus le aziende commerciali ed artigianali sono state costrette a sospendere o a limitare fortemente la produzione ed i servizi. Uno stato di "incertezza permanente" sul futuro che si fa sentire in modo pesante sulle imprese, che non sanno come e quando potranno riprendere la propria attività e quali condizioni troveranno quando la riapertura sarà possibile. Ecco perché le associazioni di categoria, non senza difficoltà, stanno svolgendo un importante ruolo di supporto, sia nel rappresentare le esigenze delle piccole imprese ai vari tavoli di confronto, sia nel sostegno e nella consulenza alle aziende.

«L’interruzione della produzione è stata un colpo durissimo per le imprese, così come per milioni di lavoratori autonomi e partite Iva - spiega Daniele Vaccarino, presidente nazionale Cna, Confederazione Nazionale dell’Artigianato - Il mondo dell’artigianato in questi giorni si è piegato, ma non si è spezzato: le piccole imprese vogliono tornare a essere l’orgoglio del nostro Paese, noi incalzeremo il governo e le istituzioni per avere maggiori risorse e maggiori interventi. Quanto è stato fatto è utile, ma non sufficiente: occorre un grande piano di rilancio dell’economia italiana». «Abbiamo evidenziato - afferma Paolo Alberti, segretario Cna Torino - la confusione prodotta dal susseguirsi continuo di decreti, che in parte integrano e in parte modificano le disposizioni che li hanno preceduti e che spesso richiedono, per essere applicati, circolari interpretative. Ma soprattutto abbiamo chiesto una potente iniezione di liquidità nel sistema imprenditoriale italiano, per consentire agli imprenditori e alle loro famiglie di gestire il fermo dell’attività e la loro esistenza quotidiana». Quanto all’indennità di 600 euro prevista dal governo per i lavoratori autonomi e i professionisti, secondo Alberti «è davvero cosa misera. Molte attività probabilmente non riapriranno al termine di questa emergenza sanitaria, la cui durata reale abbiamo ancora tutti paura di stimare, ma che non potrà essere certo breve proprio per la sua dimensione planetaria e per la rapidità della diffusione del virus. Serve pertanto un piano d’azione chiaro e di lungo respiro, i cui protagonisti siano sia i lavoratori che gli imprenditori. Senza le imprese, il lavoro e lo sviluppo del paese non potranno ripartire».

Per altro stamattina, primo giorno utile per presentare le domande per accedere ai 600 euro, il sito dell'Inps è già andato in tilt e, pur non trattandosi di un "click day", come chiarito dal governo, tra gli artigiani la preoccupazione cresce e le sedi Cna sono subissate di telefonate. Sedi Cna che, in questi giorni, hanno messo in campo tutte le energie e le competenze disponibili: come detto, gli uffici territoriali sono regolarmente aperti e sono garantiti i servizi di consulenza del lavoro, di contabilità e sindacali. La priorità è data ovviamente ai quesiti relativi all'emergenza Coronavirus, ad esempio le disposizioni del decreto “Cura Italia”, le possibilità o meno di apertura, la riconversione delle attività produttive, le comunicazioni alla prefettura, le convenzioni sulle forniture di mascherine per rispettare la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’attivazione degli ammortizzatori sociali, il “bonus 600 euro”. Gli uffici, a cui si potrà accedere su appuntamento per rispettare le disposizioni in materia di sicurezza e per tutelare la salute di tutti, osserveranno il seguente orario: lunedì-venerdì ore 9-13 e 14-16.

In virtù delle numerose richieste, il consiglio è di contattare gli uffici via mail per avere garanzia di una risposta più tempestiva: ufficio di Rivoli, via Alpi Graie 8/b, 011/ 19671411, nparisi@cna-to.it; ufficio di Susa, piazza III Reggimento Alpini 5, 0122/ 622458, scribari@cna-to.it, obrayda@cna-to.it; ufficio di Condove, via Torino 11, 011/ 19672851, bsecci@cna-to.it; ufficio di Giaveno, via Maria Ausiliatrice 45, 011/ 19672809, apenna@cna-to.it«Ringraziamo sentitamente tutti i dipendenti delle nostre sedi - affermano Stella Cribari e Nando Parisi, responsabili degli uffici di zona Cna - che con sacrificio personale garantiscono la presenza e costituiscono la forza di questo gruppo. Insieme, con coraggio, ce la faremo: lo dobbiamo a coloro che lottano per la vita, a coloro che non ce l'hanno fatta, alle loro famiglie. Lo dobbiamo ai medici, agli infermieri, ai ricercatori che lavorano per noi. Lo dobbiamo ai lavoratori ed alle imprese, che oggi si interrogano sul futuro».

Anche il progetto del Laboratorio Valsusa, promosso e realizzato dalla sede Cna di Susa, non si è fermato: «Aiutiamo le aziende a comunicare le loro attività, per quanto sia possibile farlo in questo momento - racconta Enzo Gioberto, del direttivo Cna di Susa e coordinatore del progetto - Stiamo supportando le imprese che hanno organizzato un servizio di consegna di pasti e prodotti a domicilio e sosteniamo con i nostri canali di comunicazione tutte le iniziative che il territorio ha messo in campo per alleviare i disagi dei cittadini. Dai comuni alle associazioni, dai musei alle aziende: anche quelle che hanno dovuto sospendere l’attività mantengono infatti i contatti con la clientela attraverso post, tutorial e piccoli concorsi. Il nostro invito è quello di sostenere gli artigiani, gli agricoltori ed i commerciati del territorio acquistando i loro prodotti. Tra poco per esempio sarà Pasqua: sono molte le aziende che propongono uova di cioccolato bellissime, create con la passione delle lavorazioni artigiane e consegnate direttamente a domicilio. Vi invitiamo dunque a scoprire le aziende di qualità del territorio sul sito del Laboratorio Valsusa (www.laboratoriovalsusa.it), sulla pagina facebook (www.facebook.com/labvalsusa) ed iscrivendovi alla nostra newsletter settimanale».

Il “Ce la faremo” che risuona spesso in questi giorni è sicuramente vero, «ma le ferite al mondo delle imprese non saranno semplici da rimarginare - è quindi l'appello finale che arriva dall'universo Cna - Occorrerà fare i conti con un mercato che nel frattempo si sarà ridisegnato, dove alcuni settori, come quello turistico o quello della ristorazione, dovranno reinventare la propria offerta, e dove le aziende esportatrici si troveranno a dover recuperare spazi che imprese di altri Paesi avranno occupato. È quindi urgente definire una strategia per il sostegno alle imprese, con l’individuazione dei criteri da adottare quando sarà possibile l’uscita progressiva dalla fase emergenziale e la graduale riapertura delle attività produttive».

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