CONSIGLIO COMUNALE
08 Novembre 2022 - 23:04
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Alla fine il "ricatto politico" su compensazioni Tav e opere di assetto idrogeologico ha fatto saltare l'amministrazione comunale di Bussoleno: stasera la sindaca Bruna Consolini ha infatti rassegnato le proprie dimissioni davanti al consiglio comunale. Di fronte alla sala consiliare di via Traforo gremita da almeno 150 persone, tra cui molti attivisti No Tav (tutti i posti a sedere esauriti, tanti in piedi), la prima cittadina ha letto un lungo intervento al termine del quale ha annunciato la volontà di farsi da parte, in evidente polemica contro le forti pressioni subite in questi giorni dal movimento No Tav per rinunciare ai fondi delle compensazioni, destinati ad opere di assetto idrogeologico che il Comune di Bussoleno insegue da tempo, ma che gli sono stati "furbescamente" concessi dalla Regione soltanto sotto forma di compensazioni Tav.
Una denuncia politica, questa, contenuta anche nella bozza di delibera che avrebbe dovuto essere discussa stasera, ma che non è stata nemmeno messa ai voti, preceduta appunto dall'annuncio delle dimissioni. La posizione della sindaca, e di una parte della sua maggioranza, spaccata sul tema, era quella di approvare lo schema di convenzione con la Regione, vista l'importanza delle opere previste per la difesa del territorio e la pubblica sicurezza, e di denunciare poi pubblicamente, anche con forza, il "ricatto politico" subito dalla Regione stessa. «Ritenevamo che avesse senso ragionare insieme, pur con distonie che per altro sono state superate in altri comuni - ha detto la Consolini - ma il clima attuale è tutt'altra cosa e io, in particolare, non intendo fare il sindaco in un fortino presidiato. Il Comune di Bussoleno non è un cantiere Telt da circondare con il filo spinato». A quel punto, dalla folta platea, un gruppo di attivisti ha intonato una canzoncina irridente nei suoi confronti, dal ritornello "Mi sono innamorata di Telt", che in sostanza la accusava di essersi venduta alla grande opera.
«Io non ho finito ma evidentemente non interessa», ha replicato la sindaca, mentre dal pubblico e dai banchi del consiglio comunale, in particolare il consigliere di maggioranza Davide Peirolo, in molti invitavano gli attivisti a lasciarla terminare. La Consolini, dopo aver fatto il gesto di andarsene, ha ripreso il microfono e ha concluso così, senza rinunciare ad una frecciata: «Per il movimento No Tav c'è un risultato, ritengo, molto positivo questa sera. Quello di ritrovare forza, unità e coesione contro un terribile nemico, il sindaco di Bussoleno, e il gruppo che l'ha affiancata». Ora, sulla carta, scattano i 20 giorni di tempo concessi dalla legge per l'eventuale ritiro delle dimissioni, ma allo stato attuale appare difficile un suo ripensamento. Se tutto sarà confermato, entro fine mese il Comune di Bussoleno sarà commissariato e andrà ad elezioni anticipate agganciandosi alla tornata amministrativa della primavera 2023, un anno prima della scadenza naturale del mandato.
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