TORINO-LIONE
12 Luglio 2023 - 22:26
Si alza il velo sulla prima delle sette Tbm che completeranno lo scavo delle due canne da 57,5 km del tunnel di base della Torino-Lione. La fresa, lunga 180 metri e con un diametro di 10,4 metri, è stata presentata nello stabilimento Herrenknecht di Schwanau, in Germania, e formalmente consegnata al raggruppamento d’imprese italo-francese denominato Co 6-7 composto da Vinci Construction Grands Projets (mandataria), Webuild, Dodin Campenon Bernard e Campenon Bernard Centre Est. La fresa in questione dovrà realizzare i 9 km della canna nord del tunnel di base, tra Saint Martin la Porte e La Praz, in parallelo alla parte completata nel 2019 dalla fresa Federica. Sempre per il cantiere Co 6-7 sono in corso di costruzione altre due frese, che dovranno scavare le gallerie nel tratto compreso tra La Praz e Modane.
Alla cerimonia di collaudo erano presenti anche i vertici di Telt, il promotore pubblico binazionale incaricato di realizzare l’opera, i manager del raggruppamento della Direzione lavori di Setec-Systra-Italferr e Pini Group, oltre ai rappresentanti della Dg Move (la commissione europea responsabile delle politiche della mobilità e dei trasporti) e di Cinea, l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente che coordina i programmi della Commissione europea per la decarbonizzazione e la crescita sostenibile. La consegna della fresa rappresenta una delle tappe fondamentali degli accordi di finanziamento tra Francia, Italia e Unione europea.
«L’imminente arrivo di questa nuova Tbm - spiega Daniel Bursaux, presidente di Telt - consentirà al progetto Torino-Lione di compiere un importante passo avanti. Prima di una serie di sette, è il risultato di un’eccellente cooperazione industriale europea tra tutte le aziende partner, un risultato possibile grazie al sostegno della Commissione europea». «La consegna della prima Tbm nei cantieri operativi 6 e 7 in soli dieci mesi - aggiunge Gilles Dumoulin, direttore del progetto Co 6-7 - dimostra l’incredibile passione e motivazione dei team del nostro raggruppamento, della nostra direzione lavori e di Herrenknecht nel realizzare grandi cose rispettando i tempi e la sicurezza. Ci auguriamo di vivere una grande avventura».
La realizzazione della fresa, progettata, fabbricata e assemblata presso lo stabilimento della Herrenknecht a Schwanau, nel land del Baden-Württemberg, ha coinvolto numerose imprese europee di cui una decina in Italia e Francia. I numeri di questo gigante del sotterraneo sono imponenti: 8mila 100 kilowatt di potenza, 2mila 300 tonnellate di peso e una testa con 61 cutters rotanti, ovvero i “denti” che frantumando la roccia consentono il progressivo avanzamento nella montagna. Inoltre, subito dopo il passaggio della testa, la fresa riveste la roccia viva della galleria posando gli anelli: otto segmenti (detti conci) in cemento armato che garantiscono la massima stabilità del tunnel dove viaggeranno i treni tra Francia e Italia. Una vera e propria “fabbrica viaggiante” che comprende dieci rimorchi che trasportano la roccia estratta in superficie su un nastro trasportatore.
Nei prossimi mesi la Tbm sarà smontata e trasportata con 130 convogli speciali dalla fabbrica di Herrenknecht fino alla piattaforma di Saint Martin la Porte, dove sarà riassemblata nel cuore della montagna, per poi scavare in direzione Italia. «Per la realizzazione della sezione internazionale della Torino-Lione, da Saint Jean de Maurienne a Susa - sottolineano da Telt - sono al momento dieci i cantieri attivi in sotterraneo e all’aperto sui due lati delle Alpi. Oltre alle quattro discenderie, ad oggi è stato scavato oltre il 20 per cento dei 162 km di gallerie previste per l’opera e a pieno regime, con 4mila persone al lavoro e 15 fronti di scavo attivi, sette Tbm avanzeranno in contemporanea per completare le due canne del tunnel».
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