SUSA
08 Gennaio 2025 - 12:34
I No Tav recuperano derrate e materiali all'interno del container dell'ex presidio No Tav di San Giuliano
«Quella di stamattina è la plastica dimostrazione dell'illecito compiuto con il blitz del 6-7 ottobre». Stamattina a Susa il movimento No Tav è tornato sui terreni dell'ex presidio di San Giuliano per sostenere la storica attivista Nicoletta Dosio, convocata da Telt in qualità di erede per formalizzare l'esproprio della particella di cui era proprietario il marito Silvano Giai, deceduto lo scorso anno. Dosio si è rifiutata di accedere per lo stato di constatazione di un terreno espropriato tre mesi fa «dove ormai non c'è più nulla da constatare, a dimostrazione della farsa compiuta da Telt». Dopo una veloce trattativa tra gli addetti di Telt e alcuni attivisti No Tav, questi ultimi hanno ottenuto di poter entrare nel container dell'ex presidio, oggi circondato dai jersey, per riprendersi il materiale presente all'interno, tra cui derrate alimentari e altri oggetti che verranno consegnati in parte al presidio No Tav di Venaus e in parte al Rifugio Massi di Oulx per l'accoglienza dei migranti.
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