FUNERALI
17 Gennaio 2019 - 23:34
Se dovessimo stabilire chi fra i castanicoltori valsusini abbia lasciato il segno più importante nella millenaria storia della coltivazione del frutto all’ombra del Rocciamelone probabilmente la scelta si restringerebbe a due sole persone. Da una parte Alfredo Casale, dall’altra Roberto Rocci. Due figure per alcuni tratti molto diverse, più incline allo studio, sui libri come sul campo, il primo, più dedito alla sua valorizzazione produttiva e commerciale il secondo, ma accomunate dalla stessa grande passione che hanno lasciato a queste terre i Templari o molto più probabilmente i Romani. Casale, il maestro di generazioni, lo abbiamo perso già da una decina d’anni, Roberto Rocci si è invece spento, dopo una lunga malattia, nel pomeriggio di martedì…
Su Luna Nuova di venerdì 18 gennaio 2019
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