SANITA'
26 Dicembre 2019 - 12:28
Prosegue con successo il cammino intrapreso dal Comune di Sestriere nell’inverno 2013 con il progetto denominato “Meno soli sulle Alpi”, pensato per assicurare un “punto salute” con attività di servizi sanitari non di emergenza e di sperimentazione di telemedicina. Un progetto che ha riscontrato nel tempo un forte apprezzamento da parte di coloro che hanno avuto modo di conoscere e usufruire di tali servizi, sia residenti che turisti, e la cui valenza è stata riconosciuta anche attraverso l’assegnazione del premio Cresco Award come “Comune più digitale” da parte della Fondazione Sodalitas. Un progetto esteso poi anche all’Unione Montana “Comuni olimpici Via Lattea”, tra i Comuni di Cesana, Claviere, Pragelato, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx e Sestriere.
Il progetto “Meno Soli sulle Alpi” prevede una nuova figura professionale per il territorio dell’alta Val di Susa, l’infermiere di famiglia e di comunità, che individuerà situazioni di disagio o di difficoltà e porterà al domicilio degli assistiti le attività di promozione della salute, di empowerment, di educazione terapeutica e di monitoraggio in remoto dello stato di salute dei cittadini, anche con l’impiego della telemedicina. Inoltre, l’infermiere di famiglia e comunità avrà il compito di integrare la propria attività con le consulenze specialistiche. Nell’ambito dell’infanzia, saranno avviati interventi di intercettazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento, coordinati da logopedisti e insegnanti della scuola primaria.Tale riorganizzazione si propone, in particolare, di arginare il depauperamento sociale delle comunità montane fornendo ai cittadini, attraverso la sensibilità e l’attenzione dei Comuni, innovativi servizi socio-assistenziali. L’obiettivo è quello di agevolare la permanenza nelle valli fornendo quei servizi che, ove mancanti, giustificano gli esodi forzati della gente di montagna, costretta da impellenze particolari a faticose trasferte per visite, accertamenti, cure e controlli.
«Siamo convinti che proprio attraverso la collaborazione istituzionale fra gli enti e attraverso l’introduzione di nuove figure professionali che tengano conto della realtà del territorio, come l’infermiere di famiglia e di comunità, sia possibile garantire i servizi anche in situazioni di difficoltà o di disagio. Come Asl, d’altronde, abbiamo puntato da anni sulla sperimentazione e sull’adozione di forme innovative di assistenza, come la telemedicina e le cure a distanza», sottolinea il direttore generale dell’Asl To3, Flavio Boraso. «Sicuramente le cose che funzionano bene è bene che siano diffuse. Il successo di “Meno Soli sulle Alpi”, riconosciuto in questi anni di sperimentazione, ha portato all’estensione del servizio a tutti i comuni che fanno parte dell’Unione montana Comuni olimpici Via Lattea. Un’azione che siamo sicuri verrà apprezzata da residenti e turisti», aggiunge Maurizio Beria d'Argentina, presidente dell’Unione montana.
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