GATTARE
23 Gennaio 2020 - 23:28
Per una volta sono puntuale, anzi addirittura in anticipo, all’appuntamento. Parcheggio e scorgo un gatto satollo, dal pelo medio-lungo, bianco e rossiccio. È accovacciato su un muretto, fra le frasche d’edera. «Micio, micio... micio!». Niente, non una piega. Sguardo impassibile da “Io sono io e tu chi c.... sei”. Mi hanno intortato per anni con la storia de “gli animali si accorgono di chi vuole loro bene e stabiliscono subito empatia” e mo sta tigre in miniatura non mi degna di uno sguardo. Ah, ecco. Finalmente ha capito che non gli voglio fare del male. Si muove. Ma la disillusione personale è grande quando mi accorgo che si è messo improvvisamente in moto, ma non per me. In lontananza ha riconosciuto il rumore dell’auto che sta arrivando. È quella di Francesca, una delle sue “mamme”, che due volte al giorno salgono fin qui sulla Brunetta per dare da mangiare alla colonia felina, che ha trovato riparo, calore, affetto, cure e cibo proprio grazie alle volontarie come Francesca…
Su Luna Nuova di venerdì 24 gennaio 2020
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