CORONAVIRUS
03 Aprile 2020 - 00:05
di EVA MONTI
Neppure l’emergenza Coronavirus e le restrizioni che obbligano all’isolamento sociale hanno fermato i giovani che dovevano e volevano laurearsi. Ammettono che essere proclamati online e senza condivisione con amici e parenti rovina un po’ l’emozione del momento, ma tutti si dicono soddisfatti. «I docenti ci hanno assicurato che, finita l’emergenza, verrà organizzata una cerimonia di proclamazione per la consegna dei diplomi di laurea», afferma Mattia Giardino, laureatosi il 24 marzo con la tesi “Sviluppo e progettazione di sensori a base di nanostrutture in oro per il rilevamento di contaminati in acqua”, conseguendo il titolo di dottore magistrale in Ingegneria dei materiali con il voto di 110/110 e lode al Politecnico, dove nel 2017 aveva già preso la laurea triennale in Ingegneria chimica. Nella discussione ha spiegato l’intento di progettare, ottimizzare, e realizzare sensori a basso costo. «Il fatto di essere in remoto non ha pregiudicato l’efficacia», commenta.
Dopo le discussioni la commissione si è riunita in privato, sempre via Skype, e poi c’è stata una chiamata Skype collettiva di tutti gli studenti laureandi e dei docenti della commissione di laurea, in cui sono stati proclamati dottori e comunicato il voto di laurea. Appena si avranno notizie sugli esami di Stato, Mattia farà l’esame per l’abilitazione alla professione di ingegnere; intanto attende i risultati del concorso per la posizione per il dottorato di ricerca. «Sono da sempre appassionato di scienze: in quarta superiore ho costruito una cella a combustibile microbiologica, dispositivo che produce elettricità sfruttando reazioni chimiche di ossidazione di zuccheri, che ho presentato al concorso nazionale “I giovani e le scienze” e al concorso internazionale Intel Isef». Molti i prototipi ideati, grazie ad Antonio Mandarano, docente dell’Itis Avogadro di Torino, e ai genitori che l’hanno supportato in questi interessi non convenzionali. Ora ha deciso di specializzarsi e lavorare nell’ambito della fisica dei materiali. Il tutto senza abbandonare hobby (montagna e animali) e attività fisica. In questi giorni di quarantena anche cucina, applicando anche alle ricette il rigore tipico degli ingegneri.
Tra gli altri rivolesi che hanno conseguito la laurea online Ilaria Marchetti e Stefano Savigni, Francesca Brescia, Matteo Curto e Marina Perino. Ilaria e Stefano, fidanzati, hanno discusso la tesi nella stessa postazione, nonostante l’iscrizione a Università e Facoltà diverse, e collegandosi anche via Skype con le rispettive famiglie, una a Torino e l’altra in Gallura, brindando in maniera virtuale. «È stato un giorno e una laurea diversa, speciale e memorabile». Lei si è laureata a Torino in modalità telematica in Scienze motorie con 110 e lode e menzione alla carriera. «Sono un’insegnante di ruolo presso l’Ic Gozzano, nel plesso Principi di Piemonte di Villarbasse», precisa. Lui si è laureato all’Università di Sassari in medicina e chirurgia.
In modalità telematica anche Marina Perino, classe 1994, vive a Rivoli, laureatasi in Scienze del corpo e della mente (100 e lode e menzione alla carriera) con la tesi “Neuroscienze enogastronomiche: uno studio pilota sui meccanismi di modulazione degli stimoli alimentari sul sistema motorio”, frutto di un lavoro sperimentale tutt’ora in corso che analizza la tematica del rapporto tra il sistema motorio e gli stimoli alimentari. «Lo studio si prefigge di comprendere meglio se, e come, condotte alimentari sane, più sregolate o francamente patologiche possano riscontrarsi anche a questo stadio - spiega - La laurea, seppure tramite uno schermo, è comunque un agognato traguardo. E la stranezza della situazione che certamente la priva degli aspetti cerimoniali non la alleggerisce della sua gioia e soddisfazione tipici».
Di diverso parere Francesca Brescia, che ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze e biotecnologie agrarie all’Università di Udine. «Questa situazione di emergenza sanitaria mi ha impedito di difendere dal vivo il mio lavoro di tre anni di Dottorato - afferma - Il contatto umano mi è mancato molto durante la discussione, tuttavia sono contenta di avere avuto la possibilità di concludere il mio percorso nonostante l’emergenza in atto». Paradossalmente, in questo modo, è stato molto più facile per parenti e amici lontani assistere alla discussione. «Non mi hanno fatto mancare attenzione e affetto».
Analizza l’impatto che i cambiamenti del contesto, e in particolar modo l’evoluzione digitale, hanno avuto sul settore culturale e sui musei negli ultimi 25 anni, la tesi di laurea di Matteo Curto. Classe 1994, si è laureato in modalità telematica nel corso magistrale di Ingegneria gestionale presso il Politecnico di Torino con la tesi “From “élite” to “popular” through digitalization. Self-categorization and radical status change in the cultural heritage sector”. «È il frutto di un lavoro di ricerca, ancora in fase di sviluppo, svolto in collaborazione con una collega di corso - spiega - partendo dal Van Gogh Museum di Amsterdam, abbiamo misurato come si sia adattato ai cambiamenti, tecnologici e non, e come è cambiata la sua struttura organizzativa per stare al passo coi tempi e diventare istituzione leader del suo settore». Il fine è capire come tali fattori potrebbero essere applicati prima ad altri player del settore e in seguito ad altri settori e contesti. «Il fatto di aver vissuto in maniera telematica un traguardo come la laurea magistrale non ha minato la sua importanza - dichiara - Certamente la temporanea mancanza della cerimonia fisica ha reso il momento più freddo e privo delle persone che mi hanno accompagnato in questo percorso. Visto però il periodo storico è un “sacrificio” più che accettabile. Ha rappresentato comunque un grande momento emozionale e colmo di significato».
su Luna Nuova di venerdì 3 aprile 2020
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova