EMERGENZA SANITARIA

Giaveno-Avigliana, gli ex ospedali diventano "Covid"

Posti dedicati ai casi meno gravi per alleggerire gli ospedali

07 Aprile 2020 - 00:08

La Casa della Salute di Giaveno

La Casa della Salute di Giaveno

di DANIELE FENOGLIO

Le case della Salute di Avigliana e Giaveno sono diventate strutture Covid-19. «Abbiamo ricevuto dall’Asl la comunicazione che il nostro Cavs (la degenza interna all’ex ospedale) è stato riconvertito per permettere il ricovero di soggetti che hanno forme attenuate della malattia Covid-19 o che, dimessi dai presidi ospedalieri dopo la fase acuta, necessitano di alcuni giorni di osservazione prima della dimissione definitiva a domicilio. Lo stesso accade ad Avigliana - spiega il sindaco valsangonese Carlo Giacone - Il nostro nosocomio diventa quindi un presidio Covid-19. Prendiamo atto della decisione dell’Asl che sta riorganizzando i suoi sistemi, e ci rendiamo conto delle necessità di questo momento».

Il nuovo assetto coinvolge anche gli assistiti che fruivano del servizio fino a qualche giorno fa: «Le persone che erano già ricoverate presso il nostro Cavs, negativi al Covid 19 e che non possono essere riaccolti in famiglia per diverse ragioni, sono ospitate nelle residenze Rsa del territorio a totale carico della Asl - spiega Giacone - Questo al fine di prevenirne il contagio e accudirli in sicurezza in attesa della fine dell’epidemia. Ciò rende necessaria una precisazione rispetto ai dati forniti negli scorsi giorni nei bollettini giornalieri. Alcuni dei casi positivi conteggiati come di Giaveno sono in realtà da ricondurre a questi malati, che nella maggior parte non sono giavenesi. Ovviamente ci dispiace lo stesso e auguriamo a tutti una pronta guarigione - prosegue il primo cittadino giavenese - Nei prossimi giorni potranno quindi apparire nei bollettini cifre minori di positivi di Giaveno, dovute al fatto di non conteggiare più queste persone in quanto non giavenesi».

Preoccupa anche la salute degli addetti ai servizi: «Chiedo alla Regione e all’Asl di competenza di effettuare quanto prima la verifica sullo stato di salute del personale dipendente e degli utenti in tutte le case di cura per anziani presenti in val Sangone. Sono luoghi da tutelare, luoghi con persone di una certa età e spesso con patologie pregresse. Per questo bisogna fare quanto possibile per salvaguardare la salute dei nostri anziani»«Tutti gli sforzi che si possono fare per adeguare le strutture esistenti a rispondere all’emergenza sanitaria in corso, sono auspicabili - commenta il sindaco aviglianese Andrea Archinà - Quindi ci paiono molto apprezzabili le varie iniziative, anche sperimentali, che sono nate nell’ultima settimana. Restano comunque dei problemi, tra cui quelli ad esempio richiamati dal medico di base con una recente lettera a nome dei colleghi, che impongono riflessioni puntuali. Il tutto sia rispetto all’immediato, sia circa il futuro della strategia in ambito sanitario del nostro territorio, che si radica nella politica di contrazione e trasformazione dell’ultimo decennio».

Su Luna Nuova di martedì 7 aprile 2020

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