EMERGENZA
07 Aprile 2020 - 00:08
di MARCO GIAVELLI
Quando tutto sarà finito, penseremo alla “spesa a domicilio” come uno dei tanti fotogrammi che l’emergenza Coronavirus ci lascia. Molti clienti ne stanno giustamente usufruendo, fedeli all’imperativo dell’#iorestoacasa. Molti esercenti si sono lanciati per la prima volta in questa “impresa”, per garantire un servizio e per poter continuare a lavorare. Ci andava allora qualcuno che provasse a mettere insieme le numerose disponibilità emerse su tutto il territorio: è nato così il gruppo facebook “Servizi e consegne a domicilio in valle Susa”, che proprio ieri ha scollinato quota 1700 membri. Un contenitore dove trovare dal ristorante alla pasticceria, dal biscottificio alla macelleria, o ancora il fornitore elettrico, la ferramenta, le riparazioni urgenti e persino i giocattoli per soddisfare anche le esigenze dei più piccoli, lontani da scuola e lontani dagli amici di sempre.
L’idea è venuta a Ausilia Cinato, per tutti Lia, 62 anni di Chianocco, felicemente pensionata dopo aver lavorato per anni nel campo degli allestimenti grafici, e a Silvia Ala, 26 anni di Bussoleno, venditrice ambulante di prodotti per la casa e per la persona, ferma a causa dell’emergenza: entrambe sono grandi appassionate di animali e insieme alla segusina Franca Garofalo, conosciuta nel mondo social come “Franca Briciola Lilli”, gestiscono la pagina facebook “Sos animali valle di Susa e dintorni”. Ora hanno deciso tirare le fila dei numerosi servizi di spesa e consegne a domicilio aprendo un gruppo dedicato.
«Dall’11 marzo, con l’avvio delle restrizioni anche in valle, abbiamo notato che a Bussoleno e dintorni iniziava a pullulare questo tipo di servizio, così abbiamo pensato potesse essere utile creare un elenco comprendente tutti gli esercizi che aderivano e pubblicarlo sulla pagina “Sei di Bussoleno se…” - raccontano Lia e Silvia - per una decina di giorni siamo andate avanti così, poi però la lista iniziava a diventare troppo lunga: dal 21 marzo abbiamo quindi deciso di aprire un gruppo specifico. All’inizio eravamo un po’ titubanti, perché un gruppo devi poi gestirlo: per evitare che diventasse un “porto di mare”, abbiamo deciso di restringere la possibilità di pubblicare post soltanto a noi due in qualità di moderatrici. Riceviamo le segnalazioni dai commercianti e dalle attività che svolgono il servizio e poi noi le condividiamo all’interno del gruppo».
E mentre già fioriscono le consegne speciali in vista della Pasqua, Lia e Silvia hanno anche deciso di lanciare una proposta alle ormai oltre 150 attività valsusine che sono entrate nel gruppo: allestire una scatola in cui raccogliere cibo, pasti o altri articoli di prima necessità, lasciarla a disposizione di chi ne ha bisogno oppure telefonare ai volontari di zona per il recupero della #spesasospesa fatta da tutti. «Non ce la vengano a raccontare: in valle di Susa abbiamo una “testa diversa” e se abiti qui hai voglia di fare qualcosa di utile per gli altri - proseguono - quella della #spesasospesa ci sembrava una bella idea per venire incontro con la massima discrezione a chi si trova più in difficoltà: diverse attività hanno già aderito. Attraverso il gruppo cerchiamo poi di promuovere anzitutto gli acquisti presso le piccole aziende locali, a cominciare dai prodotti freschi: pensiamo ad esempio agli allevatori, che di questi tempi rischiano di produrre e di dover poi buttare via la roba che resta invenduta».
Un messaggio anche etico e non solo commerciale, dunque, per un esperimento che si sta dimostrando vincente, vista la quantità di adesioni e di follower: «Inizialmente abbiamo fatto da punto di raccolta, ma a lungo andare, con la nostra iniziativa, crediamo anche di aver fatto da stimolo per molte realtà. In un primo momento le consegne a domicilio erano state pensate solo per gli anziani, poi via via sono state estese a tutti perché è risultato evidente come non sia una questione d’età: pensiamo al Carrefour Express di Bussoleno, che effettua dalle 70 alle 80 consegne a domicilio al giorno. Più ci si fa consegnare la spesa a domicilio, più si resta a casa, prima potremo uscire da quest’emergenza».
su Luna Nuova di martedì 7 aprile 2020
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