EMERGENZA ECONOMICA
10 Aprile 2020 - 00:46
di PAOLO PACCÒ
Posti a rischio anche nei punti vendita Scarpe & Scarpe del centro commerciale La Certosa a Collegno, e nei due di Grugliasco al centro commerciale Le Gru ed alle Serre, oltre ai due store di Rosta, Avigliana e Beinasco. La gravissima situazione di emergenza sanitaria ha infatti messo in ginocchio tutta la distribuzione commerciale italiana, con particolare riferimento al comparto “non food” di cui fa parte anche Scarpe & Scarpe, società che opera nei settori calzature, pelletteria e abbigliamento sportivo e casual.
Già dalla fine del mese di febbraio si sono registrate flessioni negl’ingressi dei punti vendita e un deciso calo delle vendite nell’ordine dell’80 per cento. La chiusura dei 154 negozi in tutta Italia a partire dall’8 marzo, e pertanto l’azzeramento degli ingressi da parte dei clienti, ha inevitabilmente portato ad un conseguente azzeramento del fatturato e dei flussi di cassa. «Non lo possiamo definire un calo dei consumi, ma un vero e proprio crollo delle vendite. I beni non alimentari sono i più colpiti dalla crisi e, al loro interno, i settori calzature, abbigliamento e accessori sono i più penalizzati, e sono quelli in cui opera la nostra azienda», spiega Alessandra Miriello, chief financial officer dell’azienda.
In forza delle misure governative volte a contenere la crisi epidemiologica da Covid-19, l’attività è attualmente sospesa, con conseguente temporanea chiusura di tutti i 154 punti vendita, in cui sono impiegati oltre 1700 dipendenti. Grazie alla collaborazione fattiva con le rappresentanze sindacali, i dipendenti potranno beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto “Cura Italia” che la Società ha prontamente attivato. In considerazione dello scenario e del perdurare della gravità dell’emergenza, è sorta la necessità di mettere in sicurezza l’azienda con l’unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale al fine di garantire la prosecuzione dell’attività e le prospettive di lavoro. Sabato scorso è stata presentata l’istanza di concordato “in bianco” presso il Tribunale di Torino ed il ricorso è stato pubblicato nel registro delle imprese in data 6 aprile.
Su Luna Nuova di venerdì 10 aprile 2020
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova