CORONAVIRUS

Rivoli-Villarbasse: alla Gozzano sono tutti pronti alla scuola-fase 2

Gli otto plessi guardano già al futuro tra didattica e riapertura

27 Aprile 2020 - 23:32

Rivoli-Villarbasse: alla Gozzano sono tutti pronti alla scuola-fase 2

di EVA MONTI

Scuola a due velocità, quella al tempo del Coronavirus, con gli allievi e le insegnanti a debita distanza per evitare il contagio. Un distanziamento sociale che, come in altri settori, ha fatto emergere le differenze non solo sociali, ma anche culturali, in senso di competenze tecnologiche, ed economiche. E non poteva essere diversamente, visto che non tutti gli insegnanti sono avvezzi ad utilizzare gli strumenti ora richiesti ,né tutti gli alunni e studenti ne possiedono uno. In alcune famiglie il pc non c’era, in altre era ed è da dividere con altri fratelli. In alcuni casi supplisce il tablet, anche questo però non così diffuso, e il cellulare. Una recente indagine avviata sui propri alunni dall’Istituto comprensivo Gozzano (tre scuole a Villarbasse e cinque a Rivoli) ha evidenziato che un solo bambino della primaria (elementare) e 22 dell’infanzia (asili) ne erano sprovvisti, ma l’acquisto e consegna di tablet per i più piccoli e computer per il più grande hanno risolto, anche se in ritardo.

«Purtroppo i distributori di questi strumenti digitali erano subissati di richieste - spiega la dirigente Francesca Sgarrella - e hanno dovuto evadere gli ordini che arrivavano dalle aziende che hanno scelto lo smart working e poi la scuola: prima gli insegnanti e poi i ragazzi, con particolare riguardo ai disabili. E questo su vasta scala, ossia tutta Italia». Certo, anche una volta forniti di strumenti digitali per seguire le lezioni non tutto è risolto. «Non possiamo parlare di didattica frontale, che richiede la presenza degli uni e degli altri, ma di “didattica a distanza” che ha i suoi limiti - precisa la dirigente - ma nessuno viene lasciato indietro. E stiamo già pensando per il riavvio del nuovo anno scolastico a modi di “recupero” di chi ha fatto più fatica».

A settembre, se sarà possibile riaprire, anche una sorta di “Festa del passaggio del testimone” con le insegnanti dell’infanzia che consegneranno di persona (finalmente) i ragazzi alle colleghe della primaria. «Spero però che la “presenza” sia concessa anche per gli esami di terza media», aggiunge Sgarella che si dice orgogliosa di come sono state attivate le lezioni in tutta la scuola media Hack di Villarbasse. «Hanno lavorato persino nella settimana santa, quella che sarebbe stata comunque un periodo di vacanza», dice. Un altro problema del blocco totale della scuola è la dotazione di scarpe per la palestra ed altri oggetti di corredo rimasti negli armadietti. «Molte cose erano state consegnate alle famiglie come di consueto per le vacanze di Carnevale - ricorda la dirigente - poi è subentrato il blocco totale ed è stato difficile proseguire nella riconsegna. Qualcosa è stato fatto, io stessa ho consegnato ai genitori. Attendevo il Dpcm per proseguire in modo più ampio. Dal 5 maggio metteremo le varie cose dei bimbi sui loro rispettivi banchi e le consegneremo ai genitori, senza assembramenti, ma con un calendario che ci permetta il distanziamento sociale».

su Luna Nuova di martedì 28 aprile 2020

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