QUARANTENA
29 Aprile 2020 - 20:49
di CLAUDIO ROVERE
Matteo, chi vorresti invitare a pranzo? Mattarella. Beh, forse è un desiderio legittimo e comprensibile volere almeno una volta nella vita avere un Presidente della Repubblica seduto al proprio tavolo. Salvo che Matteo, che di cognome fa Boccardo, ha soltanto tre anni. Come gli sia passato per la testa di anteporre il Presidente alle persone che normalmente un bambino di quell’età elegge come propri punti di riferimento, come i nonni, le maestre dell’asilo o gli amichetti, non è dato a sapersi, visto che il papà Luca gliene aveva parlato soltanto una volta durante un discorso di Mattarella in televisione nelle prime settimane di lockdown per il coronavirus. Fatto sta che il genitore, con un po’ di timore, decide in questi giorni di quarantena di scrivere veramente al Quirinale per invitare il Presidente a pranzo.
E proprio oggi, tra la sorpresa di Luca, della moglie Elena Tonda, di origini mattiesi, e anche dei nonni valsusini subito avvisati dell’accaduto, è arrivata anche la risposta di Mattarella nella buca della posta della loro casa di Bibiana, nel Pinerolese. «Il Presidente della Repubblica ha letto con piacere la Sua cortese e-mail e mi incarica di ringraziarLa per le calorose espressioni di stima e di augurio che ha voluto dedicargli e per averlo fatto sorridere, grazie all’inaspettato invito a pranzo da parte di Suo figlio Matteo, di soli tre anni, davvero molto gradito - scrive il direttore dell’ufficio di segreteria del Presidente Simone Guerrini - Con l’invito a non scoraggiarsi, auspicando di riuscire a vincere presto, tutti insieme, la guerra al Covid-19, il Presidente Mattarella invia a Lei, alla Sua consorte Elena e ai Vostri bambini Matteo e Ilaria i più cordiali saluti e auguri, cui unisco volentieri i miei personali».
Luca, e Matteo, nella loro lettera al Presidente, avevano concluso scrivendo: «Sappiamo benissimo che non potrà venire fisicamente a mangiare la pizza con noi, ma virtualmente il nostro invito è validissimo, da subito: è un invito a entrare ogni giorno nelle case di tutti noi italiani. Lei è sempre il benvenuto. Siamo tante famiglie, da nord a sud, ad attendere il momento per riabbracciarci, per rivedere i nostri cari, e per accogliere un rinnovato senso di vicinanza, di fratellanza e comunità che Lei meglio di chiunque rappresenta». E Mattarella, rispondendo, dopo essersi fatto sfuggire un sorriso, ha confermato quanto la famiglia Boccardo e moltissimi italiani pensano di lui, sentendosi rappresentati da uno dei Presidenti più amati della storia repubblicana.
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