MONTAGNA
19 Maggio 2020 - 00:56
Piove, a tratti anche forte. Ma chi lavora in montagna sa che fa parte della propria vita e non ci si può certo sedere ad aspettare che arrivi un raggio di sole. E la montagna, nonostante arrivino sconfortanti notizie di sospensione dell’asporto per i rifugi alpini, deve rivivere. La mezza montagna, la montagna dell’uomo, quella che senza il fattore umano sarebbe sì più wilderness ma anche più fragile dal punto di vista idrogeologico, tanto per fare un esempio. E quella di Villarfocchiardo è la prima a risvegliarsi. Morfologicamente è senza grandi altezze, arrivando al massimo alla Salancia e al Muretto, poco più di 2mila metri, ma proprio per questo è anche quella che ha sviluppato una serie di alpeggi non indifferente nella fascia compresa fra i 1200 ed i 1700 metri. Ora sono in parte in disuso, ma alcuni resistono coraggiosamente e contribuiscono a creare presidi umani stanziali per almeno quattro mesi…
Su Luna Nuova di martedì 19 maggio 2020
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